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Merzouga, De Soultrait: "Ho imparato molto aprendo sempre la pista"

Il francese, al suo primo anno come pilota ufficiale Yamaha, si è imposto nell'Afriquia Merzouga Rally 2017, ma il suo pensiero è già completamente rivolto alla Dakar 2018 e alle prossime gare in Cile, Argentina e Marocco.

Il terzo classificato Franco Caimi, il vincitore Xavier de Soultrait

Foto di: A.S.O.

#5 Yamaha: Xavier de Soultrait
#5 Yamaha: Xavier de Soultrait
#5 Yamaha: Xavier de Soultrait
Il terzo classificato Franco Caimi, il vincitore Xavier de Soultrait
#5 Yamaha: Xavier de Soultrait
#5 Yamaha: Xavier de Soultrait
#5 Yamaha: Xavier de Soultrait
Franco Caimi, Xavier de Soultrait
#5 Yamaha: Xavier de Soultrait

In sella alla Yamaha WR450 Rally, Xavier de Soultrait ha dominato il Merzouga Rally 2017 fin dal principio, vincendo il prologo ed attestandosi in testa ad una classifica che dopo sei tappe ha vinto. E lo ha fatto nei suoi primi mesi al team ufficiale Yamaha, dopo un lungo periodo passato nelle fila di un team satellite. De Soultrait non solo ha vinto ma ha anche dimostrato di aver fatto dei notevoli passi avanti nella navigazione visto che in più di qualche tappa ha aperto lui la strada, senza commettere errori.

"Per quattro giorni ho aperto io la pista – racconta il vincitore del Merzouga 2017 a Motorsport.com nell'hotel Xaluca di Erfoud, centro logistico del rally marocchino – tenendomi a distanza dagli altri e navigando bene. E' senza dubbio stato un buon allenamento per me. Non ho commesso errori e questo è un dato positivo importante per il futuro".

E come dice anche il suo compagno di squadra, Alessandro Botturi, navigare da soli è sempre meglio "Quando parto per primo e apro la pista mi trovo meglio, ho più fiducia nelle mie scelte e seguo il road book con maggior concentrazione" anche se in realtà molti piloti non sono d'accordo con questa affermazione e dicono che il francese tende ancora molto a seguire le tracce.

"Il mio obiettivo qui in Marocco - prosegue De Soultrait – era di aumentare la mia velocità e migliorare la navigazione, trovando un giusto compromesso fra le due cose. Per me si tratta del primo anno come pilota ufficiale Yamaha e sono cambiate diverse cose. Non ho compiti speciali nel team e posso concentrarmi solo sulla gara e sulla guida". E il team, che affiancava comunque da tempo il pilota francese, seppure indirettamente, ha accolto a braccia aperte il nuovo elemento : "Il team è molto professionale, molto serio, non hanno commesso nessun errore e si lavora sempre con il sorriso, in un ambiente bello e positivo. Questa del Merzouga non è la mia vittoria, è la vittoria di tutti, da solo non ce l'avrei mai fatta".

E oltre a Xavier nel team Yamaha è entrato quest'anno anche l'argentino Franco Caimi che De Soultrait aveva già incontrato nel mondiale di enduro ma anche alla Dakar, seppure in un team diverso: "Caimi è un pilota veloce. Abbiamo viaggiato insieme in più di qualche occasione in questi giorni e siamo sempre andati al massimo, come se fossimo in una manche di cross e non in un rally. E' stato divertente e sono contento di averlo nel mio stesso team".

I progetti di Yamaha prevedono ora una gran quantità di test, come aveva già detto Botturi, in vista della Dakar 2018 e tre gare, l'Atacama, il Desafio Ruta 40 e l'OiLibya in Marocco, il tutto sotto l'attenta supervisione di Jordi Arcarons che è stato riconfermato come direttore sportivo del team francese.

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