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Ceci: "Voglio assolutamente portare a casa l'Africa Eco Race"

Il pilota italiano, lo scorso anno tradito dalla sua Honda Africa Twin, è il grande favorito per l'edizione 2018, che disputerà in sella ad una KTM. Ecco cosa ci ha detto alla vigilia della prima tappa.

Paolo Ceci, KTM

Foto di: Elisabetta Caracciolo

Paolo Ceci lo scorso anno aveva corso all'Africa Eco Race, per la prima volta, con la nuova Honda Africa Twin e non era riuscito a chiudere la gara per colpa di un problema alla frizione, che all'ottava tappa lo aveva fermato in speciale lasciandolo lì, da solo, in attesa del camion balai che lo aveva portato, deluso e demoralizzato al bivacco.

A un anno di distanza ritorna sulla stessa gara con una KTM che non pesa i 210 chili a secco della mitica Honda e conta su un solo cilindro, ma che ha tutte le possibilità di salire sul podio di questa gara che ripercorre il vecchio tracciato della Dakar africana.

Nel 2017 Paolo Ceci aveva vinto tre tappe, ora le sue ambizioni sono più alte: "Quest'anno ho una moto che nasce per fare queste gare e quindi sono alla pari degli altri concorrenti. Lo scorso anno ero sicuramente svantaggiato con un mezzo che nasce più per andare per strada, nell'ultima versione, ma sul quale avevamo lavorato molto, preparandolo nel migliore dei modi e rendendolo davvero competitivo. Peccato che poi nelle ultime fasi della gara mi abbia lasciato a piedi costringendomi a perdere un sacco di tempo. Volevo ritornare assolutamente quest'anno in cerca di riscatto però volevo giocarmela con gli altri ad armi pari per poter dire la mia".

Il suo primo avversario in questa decima edizione dell'Africa Eco Race è Pal Anders Ullevalseter, un norvegese che ha già vinto due edizioni e che quest'anno a Mentone durante le verifiche dichiarava: "Non sono qui per vincere ma per divertirmi, ormai sono troppo vecchio per andare veloce" facendo già strategia. "E' vero – ride Paolo Ceci – appena mi ha visto ha detto 'sono un pilota vecchio ormai', ma io non ci credo".

Insieme a Paolo, pilota di punta del team Part Auto, anche un altro italiano, Walter Dalmasso, che lo scorso anno si era ritirato anzi tempo per una brutta caduta. "Quest'anno spero che ascolti un po' di più i miei consigli - spiega il pilota di Prignano – Walter è un amico ed è un bravo pilota e ci tengo che riesca a finire questa gara. Sono sicuro che ce la può fare e che può ambire ad un ottimo risultato, deve solo cercare di controllare la sua irruenza perchè ha ottime possibilità, ma specialmente all'inizio bisogna che stia tranquillo".

In attesa della prima speciale, domani mattina, con partenza da Nador, Paolo Ceci ricontrolla il road book e conferma : "Io ce la metterò tutta, darò il massimo e voglio assolutamente portare a casa il risultato".

Domani prima tappa dunque, da Nador a Dar Kaoura di 639 chilometri, con un primo trasferimento di 51 chilometri per caccompagnare i piloti fuori dal centro abitato e lanciarli poi sulla prima prova speciale 2018 di 92 chilometri, sulle monagne dell'Atlas. Un secondo trasferimento di 496 chilometri porterà poi la carovana dell'Africa Race a pochi chilometri dal primo bivacco, poco lontano dalla Grande Duna di Merzouga.

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