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Barbero stupisce al Mugello alla prima dei Di.Di.

Nella gara di apertura ha realizzato un 2'02"498 stratosferico se si pensa che ha una sola gamba

Il Mugello oramai è un po’ una seconda casa per i Di.Di., specialmente per i “veterani” che anno dopo anno continuano a limare i propri tempi sul giro e a sentirsi sempre più a proprio agio tra le curve toscane. Non è solo questione di trovare il giusto setting della moto: per questi piloti speciali è importante anche trovare soluzioni tecniche alle protesi e alla posizione di guida che gli permettano di guidare in modo più fluido e agevole.

E’ il caso di Enrico Mariani, che questo inverno lo ha dedicato a studiare un nuovo perno sferico da inserire sulla pedana e una nuova protesi della sua gamba destra, che oggi gli permette dei movimenti più liberi. E i tempi sul giro hanno dimostrato che anche l’attenzione a questi particolari incide sulla prestazione: il pilota riminese, complice anche il maggiore feeling con la sua Yamaha R1, alle libere del venerdì è sceso abbondantemente sotto il 2'10", diversi secondi in meno rispetto al suo best. Purtroppo una scivolata al finire delle libere lo ha condizionato sia nelle qualifiche che in gara, impedendogli di ripetere gli stessi tempi, ma è ugualmente riuscito a conquistare l’ultimo gradino del podio.

Lotta aperta invece per la prima posizione tra Barbero e Buriani sin dalle qualifiche, entrambi molto veloci e distaccati sulla griglia di partenza di soli 80 millesimi in favore del pilota di Ventimiglia.

Allo spegnimento del semaforo Barbero scatta benissimo, riuscendo a sorpassare ben 7 piloti al primo passaggio, mentre Buriani è costretto subito ad abbandonare bagarre e gara per un problema al cambio della sua Aprilia RSV4 che lo ha afflitto per l’intero weekend. Un’occasione mancata di prendere punti per andare ad infastidire la leadership di Barbero, che in gara non solo riconferma il suo talento piazzandosi in quindicesima posizione generale su 36 partenti, ma fa nuovamente registrare il suo best con un fantastico 2'02"498, un tempo stratosferico se si pensa che questo pilota nei cambi di direzione può contare solo sulla sua gamba sinistra, avendo una protesi intera a quella destra.

Anche Tagliabue, monocolo, si dimostra in gran forma per l’avvio di stagione, e con la sua nuova BMW 1000RR riesce ad avvicinarsi ai tempi dei primi ma una brutta partenza lo penalizza: riesce comunque a difendere il secondo gradino del podio alle spalle di Barbero.

Battesimo della pista insieme ai piloti del Bridgestone Champions Challenge per Bruno Serena: il pilota toscano, abituato alle dune tunisine, si è confrontato tra i cordoli con la sua Yamaha R1. Esordio non semplice visto lo stile di guida completamente diverso rispetto al rally a cui è abituato, e un problema tecnico l’ha costretto al ritiro ai primi giri. Esperienza comunque preziosa in vista della prossima gara a Vallelunga.

Si conclude pertanto il primo appuntamento stagionale del Team Di.Di. con Daniele Barbero in testa al Trofeo seguito da Fabio Tagliabue e Enrico Mariani. E i complimenti dei piloti e degli organizzatori del Bridgestone Champions Challenge per i risultati sportivi che questi ragazzi stanno raggiungendo.

Assente nelle vesti di pilota per questo appuntamento Emiliano Malagoli, presidente della Onlus, per un intervento chirurgico programmato, che non è comunque voluto mancare per premiare sul podio i Di.Di. ed estrarre il biglietto vincente i 2 pass paddock per la SBK di Imola messi in palio da Genesio Bevilacqua, Team Manager Althea Racing, che ha voluto così contribuire alla raccolta fondi per le attività di questa Onlus (estrazione pubblicata sul sito www.diversamentedisabili.it).

Prossimo appuntamento con i Di.Di. il 23/24 maggio sul circuito di Vallelunga per un doppio round: si disputeranno infatti 2 gare nello stesso weekend, pertanto 50 punti in palio per confermare o stravolgere la classifica odierna.

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