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La Lamborghini Huracán fa sua la 3 Ore di Monza!

Successo all'esordio per Babini, Mul e Palmer sulla nuova GT3 della Casa di Sant'Agata Bolognese

Che cosa meglio di un esordio con strepitosa vittoria, per lo più sulla pista di casa nonché nel “tempio della velocità” europea? Neutralizzando il monopolio delle numerose Ferrari nelle prove libere e nelle Pre Qualifiche, la Lamborghini c'è riuscita nella 3 Ore di Monza, prova d'apertura della Blancpain Endurance Series 2015, e lo ha fatto dall'alto di una superiorità che nemmeno il rigido Balance of Performance imposto sulla Huracán GT3 alla vigilia dagli organizzatori del campionato è stato in grado di scalfire o “calmierare”. Che cosa accadrà adesso?

La vettura di Fabio Babini, Andrew Palmer e Jeroen Mul, contraddistinta dal numero 19 e accudita dal GRT Grasser Racing Team per la natura ufficialmente “informale” dell'impegno sportivo dell'industria bolognese, è infatti salita al secondo posto in appena sette tornate e ha preso il comando già al ventesimo minuto, quando il leader iniziale Pierre Kaffer ha compiuto una sosta indesiderata ai box sulla 458 Italia della Black Pearl Racing by Rinaldi e non ce l'ha più fatta a recuperare.

Il tentativo di rimonta dell'ex formulista tedesco non è andato a buon fine nemmeno quando la Safety-Car è stata chiamata in causa per il violentissimo incidente di Yoshiharu Mori alla curva Parabolica a 25 tornate dal termine sulla McLaren 650S della Attempto Racing appena dismessa da Ronnie Valori e che avrebbe dovuto guidare anche Alessandro Balzan: il driver giapponese, fortunatamente illeso, è stato tratto verosimilmente in inganno, a suo dire, dalla frenata anticipata della Bentley Continental GT3 di Primat, Abril e Parisy.

La vittoria nella Classe PRO-AM e la seconda posizione assoluta è andata all'altra Ferrari by Rinaldi numero 333 di Norbert Siedler e Rinat Salikhov, il giovane pilota russo la cui relativa inesperienza si è combinata con prestazioni perfettamente in linea con lo stint intermedio dell'austriaco.

Jean-Karl Vernay, Robin Frijns e Laurens Vanthoor hanno invece portato a casa il terzo posto assoluto sull'Audi R8 LMS pressoché ufficiale della scuderia WRT dopo essere partiti dalla nona posizione in griglia, dunque recuperando ben sei posizioni, e cercando di rimontare secondi ai battistrada, benché invano. Un difficile turno centrale dell'olandese è stato salvato da una prova rapida e costante del coéquipier belga nei sessanta minuti conclusivi, ma il sodalizio fiammingo ha beneficiato anche delle noie meccaniche della Ferrari numero 11 della Kessel Racing di Michal Bronsizewski, Michael Lyons e Alessandro Bonacini che era data con certezza almeno seconda e terza assoluta prima che l'aumento delle temperature costringesse l'italiano a ridurre il ritmo e a preoccuparsi di portare la macchina al traguardo. La delusione della squadra ticinese è stata compensata almeno un po' dalla vittoria nella Classe AM della 458 Italia gemella con il numero 111 di Liam Talbot, Steve Earle e Marco Zanuttini, 24esimi assoluti.

Duncan Cameron e Matt Griffin hanno replicato il podio ottenuto nella corsa della ELMS di sabato a Silverstone (sono giunti nottetempo dall'Inghilterra come numerosi altri driver) con il quarto posto assoluto e il secondo della categoria PRO-AM sulla Ferrari 458 Italia dell'AF Corse, battendo sul traguardo di Classe l'equipaggio Guy Smith-Andy Meyrick-Steven Kane con la settima posizione assoluta sulla Bentley Competition GT3 della M-Sport, ma anche i loro compagni di squadra: Piergiuseppe Perazzini, Marco Cioci e Vincente Potolicchio. Un piazzamento nei top ten è stato invece l'esito iniziale per la nuova generazione di Gran Turismo made-in-Audi, il cui miglior esemplare è stato gestito nella maratona brianzola dal team WRT ed è stata guidata con lungimiranza da Frank Stippler, Stéphane Ortelli e Nico Muller.

La seconda Lamborghini Huracán GT3, affidata a Giovanni Venturini, Mirko Bortolotti e Adrian Zaugg (con il sudafricano sceso regolarmente in pista malgrado l'intervento chirurgico al collo conseguenza di un test nelle prove private di due settimane prima), ha chiuso le ostilità al 25esimo posto con un giro di ritardo, conseguenza anche dei tre drive-through inflitti dai Commissari Sportivi per partenza anticipata, superamento di un limite di velocità con bandiere gialle e una violazione regolamentare durante il pit-stop, ma anche delle difficoltà manifestatesi già in qualifica (il testacoda in Q1 che ha impedito al bolide numero 63 di prendere parte al secondo e terzo turno).

Blancpain Endurance - Monza - Gara

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