Con
Eugenio Amos, il team
ROAL Motorsport ha completato la terna di piloti che si alterneranno al volante della
BMW Z4 GT3 nella
Blancpain Endurance Series. Il 28enne di Varese farà equipaggio con
Michela Cerruti e Stefano Comandini. Eugenio, che da qualche mese è padre di un bel maschietto, Otto, non è nuovo alla
Blancpain Series. Ha infatti preso parte alle edizioni 2011 e 2012 ottenendo, il secondo anno, la piazza d'onore nella classifica Pro-AM. Con le vetture gran turismo competizione,
Eugenio Amos ha dunque una certa esperienza.
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Sì – spiega Eugenio –
ho gareggiato con le Lamborghini Gallardo sia in versione monomarca sia in configurazione GT3, quindi con le Ferrari 458 e, lo scorso gennaio, con la Porsche 911 GTD alla 24 Ore di Daytona. Trovo che le gran turismo siano non soltanto vetture tecnologicamente affascinanti ma anche bellissime da guidare. Hanno potenza e danno appaganti sensazioni di guida. Non vedo l'ora di provare la BMW Z4 della ROAL Motorsport, è una macchina che ammiro moltissimo".
Da cosa nasce la tua predilezione per le gare di durata?
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Io mi considero un saggio, intendo dire come pilota. Non mi piace la confusione né i contatti, preferisco la strategia e la regolarità delle prestazioni. In questo senso l'endurance è l'ideale. Eppoi c'è un altro aspetto che rende suggestiva questa specialità. Nelle gare di durata sono fondamentali lo spirito e il gioco di squadra. Non ci sei soltanto tu, ma fai parte di un equipaggio e hai perciò dei doveri verso i tuoi compagni e verso il team".
Eugenio si metterà al volante della BMW Z4 GT3-ROAL alla fine di febbraio; sarà il primo test con la berlinetta tedesca in preparazione del debutto alla 3 Ore di Monza, a metà aprile.
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Monza è la pista che preferisco. Nel 2011, in coppia con l'olandese Kox, ho vinto entrambe le gare del campionato italiano GT. So che la BMW Z4 è penalizzata quanto a velocità di punta, perciò lo stradale monzese non è il tracciato più favorevole. Ma è affidabile e l'ho vista in azione in curva, è velocissima. La squadra, poi, sa il fatto suo. Della ROAL Motorsport e di Roberto Ravaglia ho sempre sentito parlare con rispetto e ammirazione. Avrò due compagni simpaticissimi, Michela Cerruti e Stefano Comandini. Li conosco molto bene entrambi. Questo è un aspetto niente affatto secondario. Nei fine settimana di corse non hai a che fare soltanto con la messa a punto della vettura, i riferimenti cronometrici, gli assetti, le strategie e altro ancora. C'è anche il risvolto umano, le relazioni tra le persone. Per me sono importanti. E con amici quali Michela e Stefano, quella che sto per affrontare sarà una stagione sicuramente divertente".
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