Toyota Driving Academy, a spasso con i campioni
La scuola guida di Toyota e Lexus punta alle emozioni, oltre che a sicurezza e sostenibilità. Con ex piloti di F1, Motomondiale e rally
Alzi la mano chi non vorrebbe Piero Longhi - uno dei piloti rally italiani più forti degli ultimi 20 anni - seduto accanto a sé nelle vesti di maestro di guida. Uno che, appena imboccata la pit-lane, afferma con candore (ma nessuna spocchia, sia chiaro): "Dopo anni di prove speciali, in pista mi sembra sempre di andare piano, anche se le velocità sono nettamente più alte. La presenza di ampie via di fuga dà tutta un'altra percezione delle cose". Al che, mi viene da pensare che forse non si tratti dell'istruttore più qualificato per insegnare a guidare in pista, a bordo della coupé a trazione posteriore Toyota GT86. Invece, già alla prima curva capisco che si tratta di uno dei migliori maestri possibili. Perché la concezione della velocità ce l'ha eccome, al pari del senso della traiettoria e di quello della staccata (da quando non corre più nei rally, Piero Longhi si diverte con una Formula 3...). Il bello è che questo suo sapere lo trasmette con modestia e moderazione, spingendo a divertirsi quando è il caso di farlo, invitando a rallentare se vede che qualcosa potrebbe andare fuori dal controllo.
Divertimento e passione
Il racconto dell'esperienza con Piero Longhi serve a far capire qual è lo spirito della Driving Academy Toyota: sicurezza prima di tutto, ma anche piacere di guidare, divertimento. Una filosofia che la Casa giapponese ha intrapreso su input del suo grande capo a livello mondiale, vale a dire Akio Toyoda. Il boss che tutti gli studenti di ingegneria sognano, un giorno, di avere: appassionato di sportive, ha voluto in prima persona la coupé GT86 e ha dato una svolta sportiva al marchio Lexus. Una virata che in occasione dell'inaugurazione della Toyota Driving Academy ho provato di persona, su una RC-F (coupé da 477 CV non commercializzata in Italia, almeno per ora). In che modo? Accanto a un certo Jarno Trulli - testimonial della scuola - che non ha certo risparmiato maltrattamenti alla due porte giapponese. Potenza: tanta. Tenuta: elevatissima. Ma per ora, almeno da passeggero, l'impressione che l'elettronica la facesse ancora un po' troppo da padrona: a livello di gestione del cambio ma anche della dinamica del veicolo. Come detto, però, ero solo passeggero e Jarno, ovviamente, non era lì per muovere obiezioni alla RC-F.
Una scuola aperta a tutti
Come tutte le scuole di guida sicura e/o sportiva delle altre Case automobilistiche, anche la Toyota Driving Academy è aperta sia ai clienti dei marchi Toyota e Lexus, sia a tutti quelli che desiderino acquisire maggiore sicurezza al volante. Ovviamente, sono benvenute anche le aziende che intendono migliorare il comportamento alla guida dei propri dipendenti, facendo anche capire loro anche, perché no, come sfruttare al meglio la tecnologia ibrida per consumare e inquinare meno. I corsi fra i quali si può scegliere sono numerosi: si va dal classico corso di guida sicura a quello sportivo, c'è quello dedicato a chi vuole migliorare la propria guida in offroad e quello, già citato, riservato alle ibride. Infine, uno dei plus della Toyota Driving Academy è il team di istruttori. Due li abbiamo già citati, ma ci sono anche Alex Caffi e Matteo Bobbi, Tobia Cavallini e il campione del mondo 1981 di motociclismo categoria 500 cc, Marco Lucchinelli, che alla competenza tecnica aggiunge una carica di simpatia e allegria più unica che rara.
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