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McLaren 720S, la nuova supercar anti Ferrari

Dal telaio proattivo all’aerodinamica da F1, ecco le meraviglie tecniche della nuova biposto inglese da 720 CV

McLaren 720S
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McLaren 720S

Quando lanciò la sua prima auto e l’avventura della McLaren Automotive, Ron Dennis la sparò subito un po’ grossa: “Le nostre saranno le supercar migliori in circolazione e lo dimostreremo scientificamente”. Uno stile, di comunicazione e di gestione dell’azienda, che rispecchiava alla perfezione l’allora timoniere unico (o quasi) dell’azienda. A dir la verità, considerando quella che fino ad allora era la loro unica auto stradale della storia - la leggendaria F1 progettata da quel genio di Gordon Murray - tutti i torti non li aveva, il buon Ron. Ora è già tempo di turnover, del nuovo modello 720S, che è nuova nel 91% dei componenti rispetto alla 650S, stando a quanto dichiara McLaren.

Dalla MC12 alla 720S

Certo MC12, del 2009, e la successiva 650 (in tutte le sue declinazioni, comprese le meno potenti 570 GT ed S) non avevano nulla da invidiare alla concorrenza - chiamata Ferrari 458/488, Lamborghini Gallardo/Huracan, Porsche 911 Turbo/GT3 e tante altre - ma non hanno mai raccolto l’entusiasmo e l’unanimità di giudizio dell’illustre progenitrice. E ovviamente nessun laboratorio, centro di ricerca o di collaudo ha mai scientificamente provato che quelle fossero le migliori sportive al mondo. Detto questo, dopo 8 anni dal debutto dell’azienda come Costruttore vero e proprio (ai tempi della F1 il prodotto stradale era un’eccezione), McLaren ha presentato al Salone di Ginevra la 720S. 

Raffinata, ricercata, tesa al massimo risultato

Ora che Ron Dennis è stato messo un po’ in disparte (per usare un eufemismo), è cambiato lo stile comunicativo, ma non il modo di lavorare: nel Technology Centre, tirato sempre a lucido come una sala operatoria, ingegneri e tecnici ambiscono al massimo risultato, aiutati da un’azienda che reinveste ben il 30% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo. E questo, prima di ogni altra considerazione, è un punto di partenza che promette molto bene, se si pensa che 650S e 675LT erano due veri e propri mostri. Non “solo” di potenza, ma anche e soprattutto di efficacia. Partiamo comunque dai numeri: 720 CV e uno 0-100 km/h in 2,9 secondi. Lo 0-200 km/h? In 7,8 secondi, quando molte delle auto in circolazione non hanno ancora toccato i 100. Impressionante anche lo 0-300 km/h: 21,8 secondi. 

Gioia di giudare

Leggete cosa ha affermato Mark Vinnels, il responsabile del prodotto: “La sfida era di rivoluzionare il segmento, facendo un balzo in avanti per quello che riguarda il divertimento. Come? Combinando prestazioni, emozioni, raffinatezza ed efficienza in un modo tutto nostro”. Cosa questo voglia dire, per il momento non sappiamo dirvelo. Di sicuro, dati i presupposti (MC12, 570 GT, 650S, 675LT…), non c’è dubbio che tutti dovranno temerla… 

Disegnata in galleria del vento

Per raggiungere i risultati che si erano prefissati, in McLaren hanno agito secondo la filosofia della “gioielleria funzionale”. Tradotto: ogni dettaglio, qui sopra, è prezioso come un gioiello, ma se c’è è perché serve a qualcosa, non solo per contribuire alla scenografia. Ogni paratia, profilo, spoiler, alettone, ecc., è studiato in galleria del vento per aumentare la deportanza (schiacciare la vettura verso l’asfalto, per aumentare il grip) e ridurre la resistenza all’avanzamento. Il pannello davanti alle ruote anteriori evacua le turbolenze ad alta pressione verso la fiancata, per pulire i flussi; un canale sopra le portiere convoglia l’aria fresca e ad alta velocità verso i radiatori poco più indietro. Più tormentato - sempre a fini aerodinamici - il posteriore, con sfoghi e diffusori che finalizzano il lavoro di tutte le soluzioni che si trovano davanti ad essi e che prima di loro incontrano l’aria. Come in precedenza, inoltre, la mega ala posteriore si alza e si abbassa in base alle necessità e, in caso di frenata di emergenza, si mette nella posizione di massima resistenza, per contribuire al rallentamento. Il risultato di tutto ciò è che la 720S produce il 50% in più di downforce, ha un’efficienza aerodinamica doppia e il 15% di capacità refrigerante in più rispetto alla 650S. 

Il peso cala e si sposta in basso

Se c’è una cosa che forse è più importante della riduzione del peso (su una sportiva ma non solo), è che il peso stesso sia il più in basso possibile.  In McLaren, per non sbagliare, hanno ridotto di 18 kg (per un totale di 1.238 kg a secco) la massa della 720S rispetto a quella della 650S e hanno abbassato il baricentro. Come? Montando il motore 12 cm più in basso: sì, 120 mm. A proposito di motore, la cilindrata aumenta da 3,8 a 4 litri e cambiano turbine, intercooler, alberi a camme, pistoni e scarico. La sovralimentazione twin scroll assicura tempi di risposta minimi e un turbo lag pari praticamente a zero. 

Telaio proattivo

Si chiama Proactive Chassis Control e il suo segreto si chiama analisi. Sì perche la rivoluzione di cui si scriveva più in alto sta anche qui. Una minuziosa e grandissima raccolta di dati provenienti dalla vettura stessa e, indirettamente, dalla strada, finalizzata alla migliore strategia di gestione del telaio. Nel dettaglio 12 sensori in più (rispetto alla generazione attuale della supercar inglese), compresi degli accelerometri su ogni mozzo ruota capaci di indicare quanta parte del battistrada sia effettivamente a contatto con l’asfalto, sono stati posizionati un po’ ovunque sulla vettura stessa. Tutte le informazioni raccolte vengono inviate all’Optimal Controller che le analizza e attua un conseguente fine-tuning delle sospensioni. Altra novità, anche se questa non è un’esclusiva della McLaren (anzi, ce l’hanno ormai anche le auto di livello decisamente inferiore), con la nuova generazione di super sportiva arriverà anche un “menù” all’interno del quale scegliere la propria taratura preferita degli ammortizzatori e del controllo elettronico di stabilità. Nel dettaglio sarà possibile scegliere tra Comfort, Sport e Track: com’è facile intuire, il grado di rigidità e di “libertà” concesso dall’elettronica è crescente.

Variable Drift Control

Sì, la 720S esce dalla fabbrica con un setting specifico per il drifting. Detto che forse non è questo il genere ideale di macchina con cui fare traversi, di sicuro sarà difficile resistere alla tentazione. Anche in questo caso non si tratta di una novità assoluta dal punto di vista tecnico, ma è un indicatore molto forte dei cambiamenti significativi che ci sono stati in McLaren: solo qualche anno fa, anche solo pensare una cosa del genere, avrebbe significato probabilmente il licenziamento. 

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