Camilleri porta la Ferrari nell'era ibrida e lancia la Purosangue, il "non" SUV del 2022
L'amministratore delegato del Cavallino nel Capital Markets Day ha presentato agli investitori il piano industriale Ferrari per il quinquennio 2018-2022. La Casa di Maranello porterà sul mercato 15 modelli nuovi introducendo la motorizzazione 6 ciindri turbo derivata dalla F1.
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Vision Sport Agency
La Ferrari ha difeso in Formula 1 la power unit con i denti perché da qui al 2020 almeno il 60% della sua produzione sarà ibrida. Louis Camilleri, l’amministratore delegato che è stato chiamato da John Elkann a prendere il posto di Sergio Marchionne, ha illustrato a Maranello nel Capital Markets Day il piano industriale Ferrari per il quinquennio 2018-2022.
Oltre alla vocazione ibrida, il CEO del Cavallino ha parlato per la prima volta della Purosangue: “Sarà elegante, potente, versatile, confortevole, spazioso e connesso, ma non sarà un SUV. Aborro sentire la parola SUV nella stessa frase con la parola Ferrari”.
“Non è mia intenzione offendere nessuno che usa questo termine con meno fastidio, ma in un senso generalmente accettato, non si sposa bene con il nostro brand e quello che rappresenta”.
“E’ per questo che la vettura che noi produrremo sarà unica in così tanti aspetti da ridefinire le attese per qualcosa che si sarà mai visto prima”.
Camilleri ha annunciato che la Purosangue sarà lanciata alla fine dell'attuale piano al 2022 quando ci saranno anche vetture destinate alla guida autonoma: l'intelligenza artificiale su cui stanno lavorando i tecnici di Maranello sarà votata all'esclusività e punterà sulla personalizzazione.
John Elkann, presidente Ferrari, ha assicurato che il futuro del marchio sarà "all’altezza del suo passato", ricordando che "…Sergio Marchionne ha rivestito un ruolo fondamentale nel rendere possibile questo futuro e per questo gli saremo sempre grati".
Come era auspicabile, la Ferrari introdurrà un nuovo motore a 6 cilindri che darà il via a una nuova famiglia di motori che affiancheranno agli attuali 8 e 12 cilindri. Appare evidente il legame diretto del nuovo 6 cilindri con la power unit di F1 da cui deriverà: è possibile, quindi, che le Rosse possano interpretare l’ibrido nel modo più spinto, associando all’MGU-K anche l’MGU-H che troverebbe, finalmente, uno sbocco sulle vetture stradali, a dispetto di chi andava sostenendo che non sarebbe mai stato possibile.
Michael Leiters, Chief Technology Officer, ha sottolineato che la sfida da vincere sarà quella di sviluppare la potenza migliorando l'efficienza e diminuendo le emissioni. È il leit motiv che caratterizza i Gran Premi ed ecco perché la strada intrapresa sarà quella dei motori Turbo ibridi, "divertenti da guidare e performanti che faranno sentire chi guida… in paradiso".
Le prossime Ferrari ibride avranno due architetture: motore centrale posteriore o motore centrale anteriore. Enrico Galliera, direttore commerciale e marketing Ferrari, ha ufficializzato che il Cavallino lancerà quindici nuovi modelli che saranno raggruppati in quattro segmenti separati: oltre alle Gran Turismo, ci saranno le Sportive, le Serie Speciali e le Icona, che saranno le versioni in serie limitata.Ovviamente le GT rappresenteranno il 40% della produzione, mentre le Serie Speciali e le Icona non supereranno il 5% ciascuna. Seguendo le attuali linee di mercato la famiglia GT sarà allargata ed è prevedibile che si arrivi alle auspicate 10 mila macchine senza intaccarne l’esclusività.
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