California T Handling Speciale, la Ferrari definitiva?
Non è la più potente né la più rapida sul giro di pista. Ma ha altre armi, molto affilate
Foto di: Ferrari
La nuova Ferrari California T Handling Speciale potrebbe essere la Ferrari migliore di tutte. Non per velocità di punta, né per accelerazione e nemmeno per tempi sul giro in pista, ma per equilibrio fra piacere di guida su strada, fruibilità, prezzo e prestazioni. L'affermazione è forte e richiede qualche spiegazione. Innanzitutto, è una questione di aspettative e di desideri. Non basta dire "auto sportiva" per capirsi: c'è chi in quelle due parole vede principalmente la massima prestazione in moto rettilineo (le maxi berline e SW da 500/600 CV, per esempio). Chi invece, ai CV del motore, è interessato poco o per niente e pretende una guidabilità da go-kart: le biposto di scuola inglese o giapponese. Ci sono poi i privilegiati, che possono permettersi le hypercar in stile Ferrari LaFerrari, McLaren P1 e Porsche 918, veri e propri laboratori tecnologici omologati per la strada, il cui unico problema è... La strada, appunto, visto che hanno prestazioni da vetture da corsa.
Utilizzabile ogni giorno senza compromessi
Altri appassionati, più moderati, desiderano un mix di elementi: motore almeno a 6 cilindri, potenza dai 300 CV in su, ma anche divertimento fra le curve e possibilità di utilizzo quotidiano. La Ferrari California T Handling Speciale (198.000 euro) è il punto di incontro di queste caratteristiche. Più "tirata" - ma senza esagerare - della California T di base, non vede crescere la potenza del motore (560 CV), ma gode di un assetto ottimizzato per l'handling, come suggerisce il nome. In altre parole, i telaisti di Maranello hanno messo mano, tra gli altri, alla taratura di molle e ammortizzatori e all'elettronica di gestione della dinamica del veicolo, per rendere più divertente un'auto che di base, per i più esigenti, è fin troppo americana (anche in questo caso, l'abbinamento con il nome California è facile), dove con questo aggettivo si intende troppo poco Ferrari in termini di reattività. In allestimento Handling Speciale la vettura è invece più dinamica, senza rovinare la qualità di base della California T, ovvero quella capacità di mettere a proprio agio persino il più inesperto dei guidatori.
Precisa anche quando l'asfalto non è un "biliardo"
Il bello di una granturismo come la California T Handling Speciale è che ce la si può settare come meglio si crede: la meta è l'ufficio e il "viaggio" è urbano? In modalità Comfort si gode dell'assorbimento di una berlina (o quasi), mentre il cambio a doppia frizione sfrutta la gran coppia (755 Nm) del V8 di Maranello per cambiare anche prima dei 2.000 giri. Avete voglia di guidare? Selezionate il setup Sport e la vettura si trasforma: le sospensioni si irrigidiscono, le cambiate si spostano decisamente più in alto e diventano più rapide, mentre il servosterzo diminuisce la sua assistenza per regalare maggior feeling al guidatore. Sia chiaro: non sarete comunque su una di quelle sportive dall'assetto marmoreo che si scompongono alla prima sconnessione e che fanno quasi fatica a seguire la linea impostata. Azzeccato anche lo sterzo, mai troppo pesante però capace di offrire un buon feeling di guida. E poi lui, il sound: il V8 di Maranello, nonostante la sovralimentazione (che non va d'accordo con la "purezza" della voce), accompagna ogni viaggio con una colonna sonora potente e non filtrata dall'elettronica. Le prestazioni? 316 km/h di velocità massima e 3,6 secondi per scattare da 0 a 100 km/h.
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