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Onidi: "Sarò pronto per Oschersleben"

Dopo l'intervento alla mano destra, Fabio ha già iniziato la riabilitazione

Onidi:
Fabio Onidi è già carico e pronto a recuperare. Il pilota del team Lazarus, che a Donington ha subito la frattura del metacarpo della mano destra a seguito di un contatto di gara, è andato sotto i ferri martedì per un’operazione di ricomposizione che ha avuto pieno successo. Ora Fabio ha già iniziato la riabilitazione, lavoro che nei prossimi giorni procederà nel modo più intenso possibile. Se infatti nelle prime ore dopo l’incidente un suo recupero in tempo per l’appuntamento di Oschersleben sembrava impossibile, dopo l’operazione Fabio e il suo staff hanno deciso di provarci. Anche se sa che ovviamente non potrà essere al cento per cento, Onidi ha deciso di fare tutto il possibile per essere presente. “Dal punto di vista medico un recupero che mi possa permettere di guidare è possibile, quindi ho deciso di provarci. Ovviamente so che in nessun caso potrò essere al massimo, ma ho deciso che è meglio esserci, anche se magari solo al settanta-ottanta per cento della forma, piuttosto che saltare l’evento. Anche perché la sfortuna ha già influito sulla mia classifica a sufficienza quest’anno, non mi andava di dargliela vinta”. Fabio torna anche sull’incidente che lo ha portato all’infortunio.È stato un contatto come tanti se ne vedono sulle piste ogni weekend, simile ad altri che ho avuto in carriera, ma non avevo mai avuto conseguenze del genere. È accaduto tutto così velocemente che francamente non ricordo nemmeno cosa è successo tra mano e volante. Quello che posso supporre è che la mano sia rimasta incastrata per un attimo tra l’abitacolo e il dashboard, che è la parte più dura del volante, causando la frattura”. Non ti sei reso conto subito della gravità del danno che avevi subito…No, ho sentito dolore ma ho pensato che fosse derivato dalla botta, niente più che una piccola contusione, o una slogatura. Però man mano che i secondi passavano il dolore ha iniziato ad aumentare, finché non sono più riuscito ad impugnare il volante e ho perso il controllo della macchina. Purtroppo è accaduto nel tratto più veloce della pista…”. Con l’operazione perfettamente riuscita ora è il momento della riabilitazione.L’operazione è durata circa 90 minuti, mi hanno inserito nella mano una placca con 7 viti per ricomporre i frammenti della frattura, che essendosi sviluppata in diagonale era piuttosto estesa. La riabilitazione consiste in sedute di fisioterapia, che ho iniziato immediatamente il giorno dopo l’intervento in modo da accelerare al massimo il recupero. Diciamo che portano con sé una certa quantità di dolore, che riesco a gestire grazie agli antidolorifici, ma se riusciremo ad essere in pista in Germania ne sarà valsa la pena”.

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