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Reid punta ad un grande finale di stagione

Dopo un ottimo esordio, nelle gare successive il neozelandese ha faticato a tirare fuori il massimo

Aveva iniziato bene la stagione, dominando il weekend di apertura fino alle qualifiche. Poi al via ha quasi fatto spegnere la vettura, e da lì l’annata di Jonny Reid ha preso una piega diversa. Nonostante abbia dimostrato più volte in prova di essere tra i più veloci, finora gli è mancata la soddisfazione del podio ma il neozelandese è fiducioso che le cose possano cambiare negli ultimi due appuntamenti del campionato. Dunque Jonny, che bilancio fai del tuo campionato fino ad ora?Beh, è inutile nascondere che mi aspettavo molto di più dalla stagione, e che da questo punto di vista sono un po’ deluso. In generale direi che io e il team abbiamo avuto delle difficoltà a tirare fuori il meglio dalla macchina. Sono stato veloce solo a tratti, e quando è successo non abbiamo saputo sfruttare la circostanza, a volte anche per qualche mio errore. Ed è inevitabile che in un campionato così competitivo certi errori si paghino”. Eppure con questo telaio Lola tu e la SuperNova avete vinto molto in A1GP, come spieghi queste difficoltà? Le modifiche operate dall’Auto GP hanno cambiato così tanto la vettura?Senza dubbio la macchina è cambiata molto. Lo abbiamo visto a Brno, dove siamo andati 4 secondi più forte di quanto faceva l’A1 GP. Con una differenza di prestazioni così grande, le informazioni che avevamo ci sono state d’aiuto sì, ma in modo molto limitato. Anche perché passare alle gomme Michelin ha cambiato molto le cose, sia nella prestazione pura che nel degrado durante la gara. La cosa che ci ha creato più difficoltà comunque, è stata mantenere il bilanciamento della vettura tra le condizioni di qualifica e quelle di gara. Però a Magny-Cours abbiamo capito un po’ di cose, e sono sicuro che le ultime due gare vedranno una vera e propria inversione di tendenza”. Cosa ti aspetti da Navarra e Monza?Prima di tutto mi fa piacere che la prossima pista sia nuova per tutti. I team non avranno dati e quindi potremo partire da un foglio bianco, mettendo in atto tutte quelle modifiche di cui abbiamo parlato dopo l’ultima gara. Crediamo di aver trovato davvero il bandolo della matassa, e una pista sconosciuta è l’ideale per mettere alla prova le nostre idee. Se a Navarra le cose andranno come mi aspetto, a Monza darò il massimo per chiudere la stagione alla grande. La pista mi piace molto: la Parabolica è una delle mie curve preferite, e l’intero circuito è una sfida costante: per avere alte velocità di punta bisogna avere una vettura molto scarica, ma questo la rende molto instabile nelle frenate per le chicane. Credo di poter fare molto bene anche lì”. Cosa vuol dire per un Neozelandese correre in Europa? Dalla tua pagina Facebook si direbbe che ne stai approfittando per viaggiare molto…Nella mia carriera ho viaggiato tanto, ma non ho mai avuto molto tempo per visitare le nazioni in cui correvo. Quest’anno invece ho sfruttato questa possibilità. Prima di Imola ho visitato un po’ di Italia, Roma, Firenze e Pisa, e anche dopo Monza vorrei girare un po’ il nord del vostro Paese, che mi piace molto. Poi ho fatto parte dell’estate in Thailandia e parte in Croazia con la mia ragazza, è stato veramente bellissimo perché hanno un mare splendido, che ricorda la Nuova Zelanda”.

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