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Afanasiev: "Lotta aperta fino al Mugello"

Con soli 17 punti a separarlo da Ceccon, il russo crede ancora nel titolo

Afanasiev:
È l'unico pilota del trio di testa ad aver vinto due gare in questa stagione, e con i 39 punti raccolti nel weekend di Oschersleben, il bottino più alto mai conquistato da un pilota Auto GP in un singolo weekend, si è anche prepotentemente rilanciato in campionato. Sergei Afanasiev sa che a Valencia, tra una settimana, gli occhi del paddock saranno puntati anche su di lui. Con soli 17 punti di distacco dal leader Ceccon, infatti, un aggancio è assolutamente possibile, e Sergei è il primo ad esserne cosciente. Sei staccato di sole 17 lunghezze dalla vetta e i punti in palio sono ancora 92, quindi il titolo è tutt'altro che un miraggio...Lo so, ed ovviamente il titolo è nei miei pensieri, ma questo non cambierà il mio modo di correre. Essendo dietro non ci sono strategie da applicare se non cercare di tirare fuori più punti possibile da ogni trasferta e per questo pensare al titolo non serve, anzi. L'unica cosa da fare è dare il massimo e centrare il miglior risultato possibile gara per gara. È così che si fanno i punti che a fine stagione possono fare la differenza. Inoltre, con così tanti punti a disposizione, anche chi è dietro di me in classifica può avere una possibilità. Insomma io vedo una situazione apertissima e credo sia praticamente certo che nulla verrà deciso a Valencia. Chi sarà il campione 2011 lo sapremo solo dopo Gara 2 al Mugello”. Senza dubbio il sistema di punteggio tiene ancora aperte le porte del campionato per molti, ma nessuno arriva a Valencia con il tuo slancio. Con il primo e il secondo posto ottenuti a Oschersleben hai dimostrato che la monoposto Auto GP non ha più segreti per te.Effettivamente devo ammettere che l'intera stagione fino ad oggi è stata una progressione verso lo stato di forma attuale. A inizio anno ero inevitabilmente arrugginito, perché nel periodo invernale non ho avuto possibilità di fare test. La conseguenza è stata che c'è voluto un po' di tempo per recuperare certi automatismi e anche dal punto di vista fisico la situazione non era ideale, mi stancavo presto ed era difficile tirare fuori il meglio dalla macchina. Gara dopo gara, però, la situazione è migliorata progressivamente e devo dire che adesso mi trovo completamente a mio agio con la monoposto”. Quali sono le situazioni della guida in cui sei migliorato di più?Sinceramente non saprei identificare un'area in particolare. È più una questione di feeling, a essere migliorato è il modo in cui sento la macchina, il modo in cui riesco a fidarmi fino a sfruttare tutto il grip che mi può dare, anche quello più difficile da sentire. Il risultato è che guido rilassato, tutto riesce facile e mi diverto. La macchina mi piace talmente tanto che mi piacerebbe averne una casa, per andare in giro per Mosca (ride)”. Guardando al tuo campionato non si può fare a meno di pensare al round perso a Donington per la questione del visto. Non pensi mai a quale potrebbe essere la situazione di classifica se non avessi perso quelle due gare?Ovviamente ci penso, ed è uno dei motivi per cui non posso accontentarmi di questo terzo posto in campionato. Con quelle due gare in più potrei essere molto più vicino al leader o addirittura in testa, e quindi quello deve essere il mio obiettivo. So che posso farlo, non sarebbe giusto accontentarsi di qualcosa meno solo perché la burocrazia mi complica la vita. Certo ogni tanto invidio i miei avversari che non devono faticare a ogni gara per ottenere i visti”. Il break di Agosto è arrivato al momento giusto per te o, visto come stava andando il tuo campionato, avresti preferito tornare a correre prima?Sicuramente quando un pilota raggiunge un feeling del genere con la macchina non vorrebbe fermarsi mai, ma non credo che la pausa sarà un grande problema e sono certo che quando salirò in macchina il feeling sarà quello dell'ultima gara. Detto questo, anche io avevo bisogno di ricaricare le pile e ho sfruttato la pausa per fare un po' di vacanze. Prima di tutto al ritorno da Oschersleben ho festeggiato con i miei amici, perché un weekend così andava onorato nel modo giusto. Poi sono andato a Dubai, dove avevo qualche impegno ma sono comunque riuscito a rilassarmi. In tutto questo non ho mai comunque smesso di allenarmi in palestra, per cui arriverò a Valencia in piena forma e pronto a dare battaglia”.

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