Negli Sport Prototipi la triste parabola della Race Performance...
Dai successi in LMP2 al nulla, l’équipe con sede a Berna ha gettato la spugna. “Ci è mancato il sostegno da parte degli sponsor, non potevamo prenderci un rischio finanziario così importante”.
Foto di: Vision Sport Agency
La scuderia Race Performance è stata motivo d’orgoglio per l’intera Svizzera nella stagione 2015-2016. L’equipaggio bernese ha dominato il campionato Asian Le Mans Series in lungo e in largo, assicurandosi il titolo costruttori e piloti in LMP2 con Niki Leutwiler e il giapponese Shinji Nakano.
Da lì in poi è stata tutta discesa, ma non in termini di successi e prestazioni. Tutt’altro. La scorsa stagione è stata povera sotto il profilo dei risultati: un solo trionfo al Fuji, poi una quarta e una sesta posizione gli altri risultati “top” con Giorgio Maggi, Fabian Schiller e Struan Moore alla guida.
Per la stagione 2017 la compagine di Münsingen non figura tra gli iscritti di nessun campionato. Urs Meier, numero uno del team, aveva presentato il dossier d’iscrizione per la prestigiosa 24 Ore di Le Mans, ma la candidatura è stata ritirata dall’oggi al domani dallo stesso boss.
“Avevamo fatto delle promesse verbali ai piloti, ma non hanno trovato il budget necessario per coprire la stagione. Purtroppo, noi non possiamo permetterci di assumere un rischio finanziario così importante”.
Secondo il direttore bernese “occorre almeno un milione e mezzo di franchi per una stagione completa in ELMS e la 24 Ore di Le Mans. Mezzo milione per pilota, se vogliamo”.
Anche il campionato LMP2 è diventato una competizione per ricchi. Ci sarebbe bisogno di due o tre piloti professionisti, ma noi non siamo nella condizione di fare questo passo”.
Nemmeno il premio ricevuto per la vittoria di Niki Leutwiler in Asia è stato sufficiente per assestare il bilancio del team elvetico. Nessun ritorno a grandi livelli, quindi, per il team elvetico che soltanto due anni fa alzava al cielo il trofeo in LMP2.
“Nasconderci è inutile, non abbiamo abbastanza sponsor pronti a sostenerci”, ha confessato Meier.
Urs guarda al passato con estrema soddisfazione: “Abbiamo detto la nostra durante tutti i sette anni di attività. Abbiamo ottenuto diversi podi in ELMS, tante pole position e molti successi. Futuro? Ancora non lo so, ma non posso che ritenermi orgoglioso di quanto fatto. Ora mi godo un po’ il tempo libero a disposizione”.
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