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Quarta volta all'Alpenbrevet per il veterano Brian Coley

La cavalcata organizzata dalla Red Bull sui pendii del Canton Obvaldo ha convinto il centauro vodese a ripetere l'impresa in un'atmosfera unica e magica, grazie al ticket di Motorsport.com


Brian Coley e i suoi amici

Foto di: Uncredited

Quarta partecipazione alla Red Bull Alpenbrevet per Brian Coley, grande appassionato di ciclomotori, che anno dopo anno viene affascinato e stimolato sempre di più da tale gara. Quando ne parla, il centauro vodese esprime infatti grande affetto per l'evento, esaltandone i contenuti.

“L’happening è fantastico. Credo che il mood sia perfetto e la macchina che lavora attorno all’Alpenbrevet eccezionale. Lo si vede anche dopo la corsa, quando tutti si ritrovano insieme a festeggiare per la vittoria o per aver conquistato una nuova esperienza”.

A livello di difficoltà del tracciato, avendo già partecipato alla manifestazione Red Bull nella medesima zona anche nel 2017, egli ci rivela le differenze con l’evento di quest’anno, a suo avviso più facile rispetto alla passata edizione.

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“È stato molto più difficile l’anno scorso perché il percorso era invertito e sia le salite che le discese pendevano maggiormente, con una difficoltà tecnica più elevata. Lo dimostra il fatto che quest’anno quasi tutti i partecipanti, anche se si sono verificati numerosi acquazzoni e quindi l’asfalto era prevalentemente bagnato, sono arrivati al traguardo”. 

Brian Coley

Brian Coley

Foto: Uncredited

E ancora: “Nell’edizione del 2017 sono caduti in tanti o addirittura volati fuori strada, rompendo i ciclomotori. Con questo non voglio dire che quest’anno è stata una passeggiata, perché se ti guardavi intorno vedevi tanti concorrenti fermi con problemi al motore”. 

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“Sicuramente una cosa è certa”, conclude, “quest’anno vedendo l’affluenza avrei avuto più difficoltà a trovare il biglietto, quindi ringrazio motorsport.com che mi ha levato una fatica e, probabilmente, una delusione: quella di non trovarlo”.

 

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