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Michelin Power Cup: Nespoli e Di Maso ok

Sono stati loro i vincitori del secondo round stagionale, disputato sul tracciato di Vallelunga

Il secondo round della Michelin Power Cup 2014, disputato a Vallelunga in una giornata assolata ma rinfrescata da un vento sostenuto che ha spirato in senso contrario al rettilineo d’arrivo, ha riservato due gare avvincenti ed estremamente combattute, fino all’ultimo metro. I vincitori di giornata sono il casertano Antonio Nespoli (MV Agusta) nella 600 e il modenese Ferdinando Di Maso (BMW) nella 1000; restano invariati i capoclassifica, il rodigino Alessio Toffanin (Yamaha), vincitore del primo round di Misano, che nella classe inferiore precede di appena 5 lunghezze Nespoli e di 15 Giovanni Altomonte (Honda), e il bresciano Ermes Bettini (BMW), anch’egli arrivato a Vallelunga nel ruolo di leader, che nella top class vanta un margine di 20 punti sul suo team manager e compagno di squadra Marco Para (Kawasaki) e di 45 sull’altoatesino Peter Ennemoser (Ducati). Ampia soddisfazione tra i piloti che hanno potuto sfruttare a fondo le doti di velocità e affidabilità degli pneumatici Michelin Power Cup, nati proprio dall’esperienza del trofeo monogomma, sia in una gara più veloce e lineare come quella della 600, in cui il giro più veloce, firmato da Antonio Nespoli in 1’44”6 , ha migliorato la pole position di Toffanin (1’44”8), sia un confronto più spigoloso e inframmezzato da colpi di scena a ripetizione come quello della 1000 in cui il vincitore Di Maso ha messo a segno la tornata più veloce in 1’44”3. Il “film” della 600 narra di un’eccellente partenza di Altomonte, transitato al comando alla fine del primo giro, di una supremazia di Toffanin, durata per altre otto tornate ma costantemente insidiata da un Nespoli, e del definitivo sorpasso operato dal quarantenne pilota campano al decimo dei dodici giri in programma. Proprio in extremis Altomonte si è ripreso il terzo posto, facendo segnare il suo giro migliore, ai danni di un altro over 40 in gran spolvero, il veneto Manuele Zambelli (Yamaha) che puntava diretto al primo, sospirato podio della sua carriera ma ha dovuto fare i conti con l’allungamento della corsa della leva del freno. Tra gli inseguitori si è messo in luce il ligure Christian Napoli (Kawasaki), quinto all’arrivo, nonostante un motore fiacco e problemi al cambio che lo hanno estromesso dalla caccia al podio. Può recriminare il non ancora ventenne toscano Simone Sbrana (Honda), uscito di scena al nono giro quando stava attaccando la terza posizione di Altomonte. Nespoli, felicissimo, ha replicato il successo ottenuto a Vallelunga con la Honda nella Michelin/ Power Cup 2012, ha dedicato il successo alla famiglia, in particolare ai figli Francesca di 6 anni e Luigi di 9, e ha ringraziato sia i meccanici Salvatore e Mimmo sia la MV che lo ha aiutato nel lavoro di sviluppo della sua F3, iniziato nella stagione scorsa, con alcuni step proprio per Vallelunga. "Mi sono confermato pilota in grado di lottare per il successo, è stata una gara durissima, il sorpasso alla Campagnano su Toffanin è stato molto bello e poi ho pensato solo a spingere per mettere al sicuro la vittoria". Il ventisettenne Toffanin ha ammesso di aver sentito molto la stanchezza fisica, già da metà gara, e di aver perso terreno in occasione del sorpasso a causa di un lieve contatto con Nespoli e di un successivo rischio preso in accelerazione. Soddisfatto anche Altomonte, debilitato da una forma influenzale per la quale ha dovuto assumere antibiotici e che solo per la gara ha trovato l’assetto giusto della ciclistica grazie al lavoro della sua squadra. Al via della 1000 è scattato benissimo il poleman Marco Lavizzari (BMW) ma, purtroppo, la gara del quarantenne artigiano brianzolo è durata appena un giro: è stata una spettacolare caduta al Curvone, per fortuna senza conseguenze fisiche, a metterlo fuori scena. Altri sfortunati protagonisti sono risultati il bergamasco Andrea Tartari (BMW), partito molto bene e transitato in terza posizione prima di essere stato fermato da un problema al freno anteriore, e il piemontese Fabrizio Delpodio (BMW), scattato con il secondo tempo ma mai entrato nella lotta per le prime posizioni fino ad una scivolata che lo ha definitivamente estromesso dalla classifica. Ad animare il vertice del confronto sono stati dunque due tra i grandi delusi del primo round di Misano, il bolognese Gianluca Fioresi (Honda), in testa per due giri, e poi il modenese Di Maso. Fioresi, ancora dolorante al gomito destro per la caduta sulla pista romagnola, è stato penalizzato da un problema al cambio che, soprattutto in accelerazione, gli faceva perdere terreno, mentre il cinquantunenne driver emiliano, con un passato glorioso ed una passione intatta, ha dichiarato di essersi guardato intorno con molta circospezione nei primi giri, temendo altri contatti come quello che lo ha eliminato a Misano, e poi ha potuto distendere la sua azione, ha firmato il giro più veloce ed ha sempre tenuto Fioresi a distanza di sicurezza. Alle spalle dei primi due è stata battaglia vera con tanti piloti che non si sono risparmiati e che confermano la Michelin Power Cup 1000 come una delle autentiche “regine” delle formule per non-professionisti. Ennemoser ha detenuto a lungo la terza posizione ed è riuscito a tenere a distanza il gruppo degli inseguitori; poi, quando la muta scatenata lo ha riacciuffato, è stato riassorbito e, insieme a Campanile (Honda) e Finotti (BMW), poi rispettivamente sesto e settimo, ha dovuto lasciare spazio ai rimontanti Ermes Bettini (BMW) e Marco Para (Kawasaki). I due, compagni di squadra nel Kombat Team, di cui è manager il padovano Para, hanno cancellato con la gara un week end nero. Il vincitore di Misano Bettini ha demolito la sua moto nelle libere del venerdì in una caduta alla Roma, procurandosi anche alcune dolorose contusioni. I meccanici Alberto Lapaglia e Paolo Venturini hanno lavorato fino all’alba di sabato per ricostruire la BMW alla quale si è reso necessario anche cambiare il motore con uno meno performante. Para rientrava invece sulla pista che nel 2013, in prova, lo aveva visto protagonista di un pauroso incidente in cui era rimasto coinvolto anche Tartati. Ma poi, in gara, i due si sono lasciati alle spalle ogni problema, hanno rimontato, lottato con gli avversari e anche tre sé, Bettini ha agguantato un podio veramente inaspettato, Para gli ha dovuto cedere all’ultimo giro e così il Kombat Team riparte da Vallelunga occupando i primi due posti della classifica generale.

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