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Michelin Power Cup: Altomonte e Di Maso al top

Sono stati loro i vincitori delle gare del Mugello, ma in vetta ci sono sempre Toffanin (600) e Bettini (1000)

Giovanni Altomonte (Honda) ha dominato il terzo round, dei cinque in programma, della classe 600 della Michelin Power Cup 2014, disputato al Mugello. Il quarantenne pilota milanese ha posto il proprio sigillo all’intero weekend in terra toscana, conquistando la pole position e vincendo con autorità la gara.

Molto più spettacolare e incerta, invece, è risultata la classe 1000 che, al termine di continui cambiamenti di classifica, ha visto il modenese Ferdinando Di Maso (BMW) aggiudicarsi la volata finale e bissare così il successo ottenuto a Vallelunga nella seconda tappa del trofeo.

Questi risultati non hanno prodotto cambiamenti al vertice delle classifiche generali: nella cilindrata minore Alessio Toffanin (Yamaha) mantiene la testa con un margine di vantaggio su Altomonte che si è ridotto a sole cinque lunghezze; nella top class Ermes Bettini (BMW) ha addirittura consolidato la propria leadership incrementando il vantaggio sul compagno di team Marco Para (Kawasaki); sale invece al terzo posto Fabio Villa (Kawasaki) che, avendo chiuso alle spalle della wild card Di Maso, ha incasellato il punteggio massimo di giornata.

CLASSE 600
Il campione in carica Altomonte, dopo un terzo e un secondo posto è salito sul gradino più alto del podio, proprio sulla pista a cui tiene di più, il Mugello. Sul circuito toscano l’esperto pilota lombardo ha dominato la scena risultando il migliore sia nei doppi turni di prove ufficiali che ovviamente in gara. Si spegne il semaforo e Altomonte prende subito la testa della gara, allungando immediatamente tanto da chiudere il primo passaggio con un secondo e mezzo di vantaggio sul capoclassifica Toffanin e su Nespoli, entrambi partiti dalla prima fila. Dietro il terzetto inseguono il veronese Alberto Gini (Kawasaki) partito indietro ma che ha recuperato numerose posizioni allo start, il pisano Simone Sbrana (Honda) e il giovanissimo pesarese Filippo Scalbi (Honda), wild card, alla prima gara della vita su un circuito lungo e già sorprendente in qualifica con 2’01”8.

Nei giri successivi Altomonte consolida ulteriormente il vantaggio, tanto che a metà gara deciderà di controllare la corsa, senza prendere inutili rischi. Alle spalle del battistrada è il ventottenne veneto Toffanin a prendere le redini dell’inseguimento: in breve anche Toffanin raggiunge una posizione di tutta sicurezza. A contendersi il terzo gradino del podio rimangono in tre: Scalbi, Sbrana e Nespoli che in più occasioni si scambiano le posizioni senza però riuscire mai a prevalere decisamente l’uno sull’altro. Si arriva all’epilogo con Altomonte che taglia il traguardo del decimo passaggio con oltre 12 secondi di vantaggio su Toffanin il quale ne rende oltre due al quindicenne Scalbi, subito a proprio agio con gli pneumatici Michelin Power Cup e bravissimo nella volata finale a tenere la traiettoria interna all’uscita della Scarperia. La manovra del pesarese, tanto istintiva quanto scaltra, costringe Sbrana ad allargare la traiettoria e gli consente di guadagnare quei pochi centesimi di vantaggio utili per salire sul terzo gradino del podio da assoluto newcomer. Quarto termina Sbrana, quinto Nespoli e sesto Martini. Manuele Zambelli (Yamaha) regola la volatona che comprende Salemme, Gini, che dopo l’ottimo avvio è retrocesso nelle posizioni di rincalzo, e Napoli.

CLASSE 1000
Se la 600 è stata una gara lineare, non si può dire altrettanto della 1000 che ha visto tre piloti susseguirsi al comando della corsa. Allo start l’altoatesino Peter Ennemoser (Ducati) scatta perfettamente bruciando il poleman Edoardo Finotti e Ferdinando Di Maso, entrambi in sella alle BMW; questo stesso terzetto era stato protagonista assoluto delle prove ufficiali tanto da trovarsi racchiusi in cinquanta millesimi.

Ennemoser tenta immediatamente l’allungo, sfilacciando il serpentone degli inseguitori, così il primo passaggio si chiude con il bolzanino nettamente primo davanti a Fabio Villa (Kawasaki) e a Gianluca Fioresi (Honda) partiti rispettivamente con il sesto e settimo crono, poi seguono Di Maso e Finotti. Il battistrada insiste nella sua azione, ma dietro gli altri si organizzano e in breve recuperano terreno tanto che alla chiusura del terzo giro il vantaggio accumulato da Ennemoser è quasi svanito, mentre Finotti stacca il giro veloce e si riporta a ridosso del fuggitivo così come gli altri inseguitori. La pressione fa un brutto scherzo a Ennemoser che nel tentativo di rimanere al comando della corsa, all’uscita della Scarperia, in chiusura del quarto giro, scivola ed esce di scena; a questo punto via libera per Di Maso che passa a condurre trascinandosi Villa e Finotti, poi a circa tre secondi un quartetto del quale fanno parte Bettini, la wild card Michele Gugliemini (BMW), Marco Para (Kawasaki), Gianluca Fioresi (Honda) e Gianluca Fontanelli (Suzuki).

La situazione non varia nei due giri successivi con il terzetto di testa che, anche se a fatica, riesce a mantenere un certo margine sul quartetto inseguitore, questo fino alle ultime due tornate, quando il toscano Guglielmini, pilota dotato di una guida estremamente spettacolare e il cui ritorno è stato salutato con simpatia, riporta gli inseguitori sui battistrada. Ci si avvicina all’epilogo con Di Maso, Villa e Finotti che per pochi decimi si disputano la vittoria. Alla curva “Materassi” Villa va in testa ma poco dopo alla “Biondetti”, con una manovra chirurgica, Di Maso torna a condurre e chiude tutte le porte fino a vincere la gara per soli 68 millesimi su Villa; terzo, a quattro decimi, Finotti. Bettini si aggiudica allo sprint la quarta moneta per 28 millesimi su Gugliemini, un quarto posto pesante per la sua classifica, Para finisce sesto precedendo Fioresi che chiude il gruppo degli assoluti protagonisti della corsa.

Di Maso ha dedicato la vittoria al concittadino Massimiliano Davoli, amico fraterno e pilota anche lui, recentemente scomparso in un incidente durante una sessione di prove libere. Bettini, appiedato nelle prove libere del giovedì dalla rottura del motore, ha rivolto un ringraziamento all’ex-pilota Peronara, che gli ha messo a disposizione la propria moto, al suo team, che ha lavorato intensamente per effettuare la riparazione, e a Troy Scalvini che ha reso possibile tutto questo.

La Michelin Power Cup tornerà in scena il prossimo 7 settembre sul circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola.

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