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Ezpeleta: "Con la MotoE ci prepariamo a un futuro che non si può ignorare"

Il CEO della Dorna Ezpeleta, ha esposto le caratteristiche principali attorno alle quali è nata la MotoE: monomarca per tenere bassi i costi, 18 piloti in griglia e si parte nel 2019 con 5 gare.

CEO Dorna, Carmelo Ezpeleta
La presentazione della MotoE
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La presentazione della MotoE

Il mondo si muove sempre più verso la mobilità ibrida o elettrica e il motorsport non poteva rimanere fermo a guardare. Se tra le quattro ruote l'avvento della F.E ha aperto le porte alle competizioni full electric, Dorna e FIM non sono rimaste con le mani in mano. La MotoE è il segnale di voler essere al passo coi tempi ed è lo stesso Carmelo Espeleta, durante la conferenza stampa di presentazione alle Officine Farneto a Roma, a ribadire i concetti attorno ai quali la nuova serie è nata e che intende sviluppare.

"Stavamo ragionando già da un po' sulla creazione di una serie 100% elettrica - ha dichiarato il boss spagnolo - e i primi discorsi con la FIM sono iniziati circa sei o sette anni fa. Non abbiamo mai pensato a costruire una sorta di campionato a parte, qualcosa che fosse al di fuori di questo mondo. La nuova classe avrebbe dovuto essere in tutto e per tutto parte della MotoGP, in termini di competitività e visibilità mediatica".

E passo dopo passo si è arrivati agli annunci definitivi, quelli che almeno fino ad ora descrivono a grandi linee il campionato che sarà. I tempi non sono ancora maturi per avere il calendario nella sua interezza, ma Ezpeleta ha anticipato i primi punti cardine dicendo: "Cominciamo nel 2019 con 5 gare in Europa, una sicuramente in Italia, ma sulla durata delle singole corse ora non voglio sbilanciarmi. Con Energica stiamo lavorando affinché le moto abbiano il set-up per completare la corsa nella sua interezza a piena potenza. In poche parole, i piloti non entreranno ai box per lasciare la moto scarica e prendere quella carica, assisteremo a gare sprint. Nel primo triennio di vita, fino al 2021, la serie sarà definita 'Coppa del Mondo', con la possibilità di cambiare dicitura in 'Campionato del Mondo' se le cose andranno come sperato in futuro". Stabilito il punto di riferimento prestazionale, Ezpleta ha sottolineato l'importanza che ha avuto la scelta dell'orario di partenza, tra warmup della MotoGP e partenza della Moto3, per sfruttare al massimo il picco di esposizione mediatica.

Altra caratteristica emersa del trofeo è la composizione della griglia: "Assimeme a IRTA - ha detto Ezpeleta - abbiamo deciso che le moto saranno affidate a 7 team privati della MotoGP e 2 della Moto2 o Moto3 per un totale di 18 piloti in griglia di partenza.

E poi ci sono gli altri protagonisti di giornata la EgoGP e l'Energica, l'azienda italiana che produce la moto che darà vita al monomarca. E non è un caso che, almeno per ora, dalla Dorna si sia deciso di tenere chiusa la porta ai Costruttori perché come ha ribadito con forza Ezpeleta: "Volevamo tenere bassi i costi e bloccare l'escalation tecnologica che i Costruttri imporrebbero per la ricerca della prestazione. Siamo in una fase di sperimentazione, useremo il triennio per studiare questo nuovo tipo di tecnologia e lo spettacolo che può offrire e una volta concluso il primo ciclo decideremo se aprire la porta ad altri soggetti, ma tenendo sempre vincoli stretti sul contenimento delle spese.... I soldi rovinano tutto, vogliamo gare sostenibili. Per rendere la competizione accessibile e competitiva, assieme alla FIM abbiamo così deciso di usare un solo tipo di moto e quella fornita dall'Energica si è dimostrata la migliore tra quelle prese in considerazione".

Ma con questo format, non c'è il rischio che la MotoE diventi nuovo bacino d'utenza per la classe regina fagocitando le serie cadette? "Assolutamente no - ha chiuso Ezpeleta - La Dorna produce corse e siamo orgogliosi di ogni singolo campionato che organizziamo. Oggi ne è nato una nuova classe perché siamo all'alba della tecnologia elettrica e non possiamo ignorare lo sviluppo. Con la MotoE ci prepariamo al futuro che verrà".

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