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A 30 all'ora attraverso gli idilliaci paesaggi da cartolina della Svizzera centrale

Sono stati 1200 gli eroi delle due ruote ritrovatisi a Sarnen, nel Canton Obvaldo, per partecipare alla nona edizione della Red Bull Alpenbrevet. Tra loro anche bande ciclomotoristiche come la Seckuropfer Böju, venuta appositamente dall’Argovia.

Red Bull Alpenbrevet 2018

Red Bull Content Pool

Sono stati 1200 gli eroi delle due ruote ritrovatisi a Sarnen, nel Canton Obvaldo, per partecipare alla nona edizione della Red Bull Alpenbrevet. Tra loro anche bande ciclomotoristiche come la Seckuropfer Böju, venuta appositamente dall’Argovia. Nemmeno l’instabilità del tempo è riuscita a guastare la fantastica atmosfera. 

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Per mesi i partecipanti hanno atteso con ansia questo momento e sabato 21 luglio a mezzogiorno motorini di tutte le forme e colori più stravaganti, giunti dall’intera Svizzera e dai Paesi confinanti, sono partiti per la seconda volta nella storia di questa kermesse dalla piazza di Sarnen, per percorrere a 30 all’ora un tour di 100 chilometri nel cuore della Svizzera centrale.

L’esperienza di gruppo prima di tutto

Dalla piazza del paese i partecipanti si sono diretti verso Giswil, percorrendo la strada panoramica che porta nell’Entlebuch e hanno quindi fatto ritorno a Sarnen attraversando il passo di Glaubenberg, un itinerario favoloso sullo sfondo di paesaggi da cartolina ma non per questo privo di difficoltà.

Per riuscire a superare i tratti più ripidi conditi da svariati acquazzoni, i partecipanti hanno dovuto chiedere il massimo sforzo ai loro “due ruote” e dar prova delle loro energie, dandoci anche dentro coi pedali. 

 

Anche questa volta la grande solidarietà tra i partecipanti ha dimostrato che alla Red Bull Alpenbrevet quel che davvero conta non è il piazzamento finale bensì l’esperienza di gruppo.

Parecchi sono stati i partecipanti avvistati lungo il ciglio della strada mentre cercavano di far ripartire il “due ruote” di un avversario, o aiutando un altro concorrente a riparare il motorino in panne o spingerlo in salita. Tutti gli sforzi sono stati premiati dalle vedute mozzafiato sui monti e i laghi della Svizzera centrale

 

Appassionati dei ciclomotori in... paradiso

La pioggia non è riuscita a scalfire il buon umore della ciurma e tanto i partecipanti quanto gli spettatori hanno contribuito a creare un’atmosfera fantastica. Alla partenza in quel di Sarnen, come pure nei villaggi in cui il tour ha fatto tappa, la gente si è mostrata ben contenta di assistere all’insolito evento.

Nonostante il maltempo, gli abitanti del posto si sono accomodati su sedie da campeggio lungo la strada per poi esultare al passaggio degli eroi dei ciclomotori. 

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L’onore di dare il via al tour è spettato a Florian Spichtig, rappresentante di Obvaldo Turismo. "Gli spettatori e i ragazzi in sella ai motorini si sono salutati urlando insieme in segno di esultanza . La Red Bull Alpenbrevet ha portato movimento sia a Sarnen che nel resto della regione e per l’Obvaldo è qualcosa di fantastico".

Quanti premi per i concorrenti...

Ad aggiudicarsi il titolo di "Gang of the Year" sono stati i Seckuropfer Böju, gruppo del Canton Argovia. La banda, che è composta da ben 52 fan delle due ruote e sul cui emblema campeggia lo stemma di “Beinwil am See”, è nata nel 2012.

Il titolo di Miss Alpenbrevet per la moto più bella è andato a un Sachs 502 TdS del 1968, in versione Bobber. Al bernese Ralf Kopp il merito invece di essere riuscito a mettere insieme un modello la cui parte frontale non passa certo inosservata. 

 

Il primo premio, che consistente in due motorini Tomos nuovi di zecca, è andato a Leopold Muhler nella categoria "automatici" e a Sven Grüninger nella categoria "due marce". I due si sono infatti avvicinati più di tutti gli altri al tempo intermedio. 

 

 

 

 

 

 

 

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