Wolff: "Silverstone è casa nostra, ma occhio alle sorprese!"

Toto Wolff deve cancellare la delusione del Red Bull Ring dove le due Mercedes per la prima volta nella stagione 2019 hanno giocato il ruolo delle comprimaria. Il direttore di Mercedes Motorsport a Silverstone si augura che la squadra campione del mondo riprenda il cammino vincente con otto successi su nove gare disputate.

“L'Austria ha esposto la nostra monoposto a una grande vulnerabilità e ciò ha significato che non potevamo lottare per la vittoria. Abbiamo lavorato sul raffreddamento, ma la combinazione fra le temperature elevate e l’altitudine in Spielberg ha comportato che dovevamo fare troppa attenzione ai surriscaldamenti per essere competitivi. Ovviamente continueremo a lavorare su questo aspetto nella speranza di poter combattere nelle prossime gare al caldo”.

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“Fortunatamente l'estate inglese è nota per avere temperature più moderate, quindi il raffreddamento per noi non dovrà essere un problema a Silverstone, anche se in passato abbiamo appreso che il clima del GP di Gran Bretagna può essere molto mutevole”.

“Silverstone è una pista fantastica, con curve veloci che richiedono molto ai piloti e all’auto. Su tracciati come questo abbiamo avuto le nostre migliori prestazioni quest'anno, e, quindi, sulla carta dovremmo essere competitivi”.

In realtà per Wolff non sarà affatto una passeggiata…
“Recentemente abbiamo avuto dei problemi di affidabilità, per cui dobbiamo stare molto attenti perché potrebbero costarci punti importanti”.

Ma per Silverstone c’è un’aspettativa enorme…
“Il Gran Premio di Gran Bretagna è la prima delle due gare in casa della Mercedes nelle prossime settimane: Silverstone si trova in fondo alla strada venendo da Brackley o Brixworth, oltre ad essere la gara di casa di Lewis”.

“E Hockenheim è a 90 minuti di automobile da Stoccarda, quartiere generale Mercedes. Non vediamo l'ora di ospitare molti volti della famiglia Mercedes che verrà in pista per supportarci nei prossimi due weekend. Daremo tutto per renderli orgogliosi…”.