Touring Superleggera “scopre” la Sciàdipersia a Villa d’Este
Al celebre Concorso d’Eleganza sul lago di Como, l’azienda meneghina ha lanciato una versione cabrio con cerchi dal design differente e un’elegante verniciatura bronzo che avvolge un abitacolo di chiara derivazione Maserati...
Touring Sciàdipersia Cabriolet
Se lo scorso anno avete seguito il Salone di Ginevra ricorderete certamente la presenza della Carrozzeria Touring Superleggera, storica azienda italiana maestra nel plasmare l’alluminio e nel creare eleganti e sinuose linee per vetture altrettanto esclusive.
L’atelier con sede a Milano aveva presentato la Touring Superleggera “Sciàdipersia”, una raffinata e distinta coupé basata sul telaio della Maserati Gran Turismo con la quale condivideva anche il 4.7 litri V8 da 460 cavalli di derivazione Ferrari accoppiato ad un cambio automatico ZF a sei marce.
Questo particolare nome derivava dalla Maserati 5000 GT che Touring realizzò in tre esemplari per lo Scià di Persia nel 1958 e che è servita come ispirazione per la coupé odierna, ad esattamente 60 anni di distanza da allora.
La bravura di Touring ha generato una stupenda e filante linea dove le morbide curve della fiancata contrastavano con le sezioni squadrate dell’anteriore e del posteriore in omaggio all’antenata, il tutto unito ad un lusso così elevato che la Carrozzeria definì la Sciàdipersia come ‘una versione a quattro ruote dell’Orient Express’.
Ebbene, al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este di quest’anno l’azienda meneghina ha deciso di scoprire un vagone del treno dato che ha presentato la versione Cabriolet della Sciàdipersia.
Contraddistinta dalla stessa linea raffinata della coupé, la versione cabrio sfoggia cerchi dal design differente e un’elegante verniciatura bronzo che avvolge un abitacolo di chiara derivazione Maserati ma con dettagli inediti e quattro confortevoli e lussuosi sedili dove accomodarsi.
Le proporzioni della versione chiusa qui sono ulteriormente accentuate da una fiancata più snella e dall’assenza del tetto, che indirettamente regala un altro vantaggio, ovvero la possibilità di godere a pieno del melodioso sound del V8.
Se la bellezza della Sciàdipersia Cabriolet non fosse sufficiente a catturare i vostri sguardi, Touring ha portato un’altra perla ispirata al passato, una Maserati A6G Gran Sport 2000 Frua coupé restaurata con un’accuratezza sorprendente dalla propria divisione di auto classiche.
Il lavoro è durato un intero anno e in accordo con il proprietario la A6G è stata completamente smontata, la carrozzeria sabbiata, la scocca ripresa e riparata in vari punti così come il telaio, danneggiato nella parte anteriore destra, ma sempre conservando il più possibile l’originalità della vettura.
Dopo aver ripristinato anche gli interni con sedili e quadranti nuovi la carrozzeria è stata riverniciata nel classico marrone amaranto prima di essere sottoposta ad un’attenta ispezione.
Dodici mesi di lavoro impeccabile sono riassunti e dimostrati dal Certificato di Autentico Restauro rilasciato da Touring e comprovante il fatto che la vettura è stata restaurata seguendo i più rigorosi e severi standard di qualità, nonché rispettando tecniche, disegni e materiali originali.
Che vi riferiate alla moderna Sciàdipersia – Coupé o Cabriolet – o alla A6G Gran Sport, in entrambe riconoscerete il dinamismo, la grazia, la delicatezza e la raffinatezza del lavoro che da sempre caratterizza la Carrozzeria Touring, vincitrice di numerosi premi al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este dove anche quest’anno ha ricoperto un ruolo da protagonista.
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