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Taramasso: "La gomma posteriore 2019 piace ai piloti, alcuni la vorrebbero subito"

Il responsabile della Michelin ha spiegato a Motorsport.com che i risultati del primo test svolto a Barcellona sono stati molto incoraggianti in chiave futura. Per quanto riguarda Assen, l'allocazione sarà molto simile al 2018, anche se un pochino più soft.

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Courtesy of Michelin

La MotoGP si appresta a scendere in pista per l'ottavo appuntamento stagionale sul tracciato di Assen. Lo scorso anno il GP d'Olanda ha regalato una gara davvero spettacolare, con ben 157 sorpassi e la speranza di tutti è che anche quest'anno possa essere all'altezza.

Partendo proprio dai dati della gara del 2018, la Michelin ha confermato buona parte della sua allocazione di mescole, rendendone un pochino più morbide un paio, come ha spiegato a Motorsport.com il responsabile Piero Taramasso, che però ha fatto anche un passo indietro per commentare la gara di Barcellona, ma soprattutto i test post-GP, nei quali c'è stato il debutto di quella che dovrebbe essere la gomma posteriore 2019. Ecco cosa ci ha raccontato:

Che tipo di scelte avete fatto per il GP d'Olanda?
"Le scelte che abbiamo fatto per Assen sono abbastanza in linea con quelle dell'anno scorso, perché le soluzioni del 2018 erano andate bene durante il weekend. Al posteriore abbiamo confermato la soft e la dura, perché sono quelle che sono state utilizzate durante la gara, mentre porteremo una media leggermente più morbida. All'anteriore invece abbiamo confermato la soft e la media ed introdurremo una nuova dura. Si tratta di una gomma un po' più morbida e quindi accessibile a più piloti, che porteremo perché nel 2018 nessuno aveva scelto la dura davanti. In generale, dunque, diciamo che siamo andati un po' più verso il morbido, anche se sono solo dei piccoli aggiustamenti basati sui dati dell'anno scorso".

In Olanda però può arrivare rapidamente anche la pioggia. Per il bagnato come vi siete preparati?
"Sappiamo che Assen è una pista che sull'asciutto offre un buon grip. Sul bagnato invece il grip è molto basso ed è per questo che per quanto riguarda le rain abbiamo confermato la soft e la media, mentre per il posteriore porteremo addirittura la extra-soft, che può aiutare molto con questi problemini di grip, e la soft. Stando alle previsioni meteo, però, non dovrebbe esserci il rischio di pioggia".

Quella dell'anno scorso è stata una gara estremamente spettacolare, con 157 sorpassi. Possiamo aspettarci un altro GP d'Olanda così?
"L'anno scorso c'è stato un grande spettacolo e penso che anche domenica avremo una grande battaglia, perché le moto hanno tutte delle performance molto ravvicinate. E' anche per quello che siamo rimasti su delle scelte allineate a quelle del 2018. Assen è un circuito particolare, perché è abbastanza rapido e guidato, quindi anche le moto a cui manca un po' di motore riescono a tenere un ritmo importante se riescono a rimanere nella scia di quelle più veloci. Sono convinto che vedremo una bella corsa".

Assen è un circuito abbastanza unico, quanto mette in difficoltà gli pneumatici?
"Le gomme anteriori non sono messe troppo sotto stress. Invece le posteriori vanno abbastanza su di temperatura. Il problema non è tanto l'usura della gomma, quanto la temperatura che si genera sulla mescola perché ci sono tante accelerazioni. E' questo quindi l'aspetto che bisogna tenere di più sotto controllo, perché anche la temperatura dell'asfalto potrebbe essere intorno ai 40 gradi. L'anno scorso, per esempio, fu di 43 per la gara".

Facendo un passo indietro a Barcellona, abbiamo visto una gara condizionata dall'incidente innescato da Lorenzo al secondo giro, che ha eliminato anche Rossi, Dovizioso e Vinales...
"Non è stata male la gara, anche se Marquez è scappato quasi subito, ma avrebbe potuto essere migliore senza l'incidente al secondo giro, perché le Yamaha erano competitive e lo era anche Dovizioso, quindi abbiamo perso tre piloti che potevano lottare per la vittoria. Alle spalle di Marc però c'è stata una bella battaglia tra le Suzuki, Petrucci e Quartararo".

Rispetto all'anno scorso si è andati più piano, ma i piloti hanno puntato il dito sull'asfalto, che ha perso molto grip dopo appena un anno dalla riasfaltatura...
"Le gomme si sono comportate bene anche a Barcellona, perché i piloti hanno potuto spingere dall'inizio alla fine e non hanno dovuto gestire un calo delle performance. I tempi non sono stati molto rapidi, ma c'è stato un problema con il grip della pista, soprattutto venerdì. Nella prima giornata i tempi erano più alti di un secondo, sabato poi è calato a mezzo secondo e domenica quattro decimi. Abbiamo sofferto tutto il fine settimana per il grip della pista. Aveva piovuto tanto nei giorni precedenti e questo aveva portato in pista anche della sabbia. Poi anche l'umidità del mare non aiuta, ma devo dire che hanno avuto le stesse difficoltà anche in Moto2 e Moto3. L'anno scorso il grip era ottimale, perché avevano appena rifatto l'asfalto, ma ne ha perso parecchio in soli 12 mesi. Poi le condizioni meteorologiche non hanno aiutato, perché faceva veramente caldo e c'era un vento fastidioso. I piloti infatti hanno capito subito che non era una questione di gomme se si andava più piano".

Abbiamo visto Rins essere più veloce con la gomma media rispetto alla gomma morbida anche nel "time attack": come si può spiegare questa cosa?
"Ci sono almeno due motivazioni. La prima è legata alle condizioni della pista: quando c'è poco grip, come nel caso di Barcellona, è più difficile vedere la differenza tra le mescole. Non si riescono a vedere tre o quattro decimi tra una e l'altra e questo compatta un po' le performance di tutta la gamma. La seconda ragione è che la soft e la media hanno un comportamento diverso. La soft ti può offrire un paio di decimi grazie al suo extra-grip, però la gomma si muove di più, perché la mescola è più morbida e si scalda di più. La media invece è più stabile e ci sono dei piloti come Alex, o come Valentino, ai quali piace avere una moto stabile, perché questa stabilità gli da più confidenza e gli permette di spingere di più. Non è la prima volta che vediamo una situazione di questo tipo".

Nel dopo-gara, c'è stata anche una polemica a distanza con Crutchlow, ma ancora relativa al Mugello. Puoi spiegarci cosa è successo?
"Le cose erano chiare per noi e le abbiamo spiegate a Cal e alla squadra appena siamo arrivati a Barcellona. Per me la cosa era chiarita, ma poi quando sabato sera ho fatto il mio tradizionale debrief, mi è stata fatta una domanda su questa storia e quindi ho rispiegato il punto. Poi lo stesso giornalista è andato da Cal subito dopo la gara, gli ha chiesto delle prestazioni delle Michelin nelle ultime gare e lui ha reagito male. Ma credo che sia stata proprio una provocazione a caldo, magari quando era ancora arrabbiato per la caduta, perché tra noi e Cal le cose erano già state chiarite prima dell'inizio del weekend".

Nei test dopo il Gran Premio avete fatto esordire una nuova gomma posteriore che sembra essere piaciuta molto ai piloti...
"18 piloti hanno provato questa nuova gomma posteriore che vorremmo introdurre l'anno prossimo ed è piaciuta a tutti. Questo è un buon risultato per noi e i tempi rispetto alla gomma posteriore odierna sono più veloci di quattro decimi, quindi continueremo a lavorarci. In questo primo test ci siamo concentrati sulla performance, mentre a Brno valuteremo la durata, provando a fare più giri e magari a coprire la distanza di gara. Abbiamo provato anche una nuova mescola, ma in questo caso non ci interessava la performance, perché volevamo solo confermare che si tratta di una mescola più rigida rispetto alle altre, e anche quella prova è andata a buon fine".

Nei loro commmenti, diversi piloti hanno parlato di questa gomma dicendo che ha più grip e quindi permette di aprire il gas prima. E' quello che stavate cercando?
"Sì, l'obiettivo era di aumentare il grip sull'angolo di piega, quindi è normale che possa aiutare nella prima apertura del gas. Ma ci ha dato delle buone risposte anche in inserimento di curva. Era quello che cercavamo e i piloti sono stati tutti d'accordo. E' positivo, perché è andata subito bene fin dal primo test. Alcuni piloti l'avrebbero voluta già dal prossimo Gran Premio, però non possiamo introdurla per regolamento. Poi preferiamo provarla almeno su un altro paio di circuiti prima di portarla in gara".

Michelin logo

Michelin logo

Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Michelin Technical Team

Michelin Technical Team

Foto di: Michelin Sport

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Léna Buffa

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Omino Michelin

Omino Michelin

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Foto di: Courtesy of Michelin

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