Rossi le prova tutte: ora frena solo con due dita
Il "Dottore" non si arrende alle difficoltà di questa fase della stagione e prova a modificare la sua frenata, ma non solo, perché ha deciso di accantonare il forcellone in carbonio ed il doppio scarico, tornando alla Yamaha "standard"
La MotoGP è tornata in pista oggi a Motegi e bisogna dire che questa prima giornata di prove è stata all'insegna della ricerca di una svolta per Valentino Rossi. La prestazione è stata positiva, perché con il quinto tempo si è messo al riparo dal possibile arrivo della pioggia previsto per domani in ottica Q2.
"Oggi ho avuto delle buone sensazioni e mi sentivo di guidare bene. Anche a vedermi in pista ero piuttosto veloce, ma come sempre bisogna riparlarne domenica sera. Venerdì è così, poi magari cambia tutto" ha detto Valentino a fine giornata, senza sbilanciarsi troppo sul suo potenziale.
Sulla sua M1 c'è stato un passo indietro, perché ha deciso di mettere da parte lo scarico doppio ed il forcellone in carbonio. Novità su cui aveva insistito parecchio dopo i test di Misano, ma che ritiene siano ancora troppo acerbe per i weekend di gara.
"Nelle ultime gare ho avuto molti problemi con il grip posteriore e soffro più delle altre Yamaha. Per me, soprattutto per lo scarico, non siamo ancora pronti ed abbiamo bisogno di più tempo. Ma nei weekend di gara non c'è, perché devi cercare la performance, quindi lo approfondiremo in inverno. Per quanto riguarda il forcellone in carbonio, per me non fa la differenza. Non è peggio, ma abbiamo deciso di tornare sull'altro".
La novità più importante della giornata però è stata quella relativa al suo stile di guida, perché il "Dottore" ha deciso di modificare la sua frenata, provando ad utilizzare solamente due dita per tirare la leva (prima ne utilizzava tre), con lo scopo di allinearsi con i suoi avversari più giovani. Una mossa che spera possa produrre un guadagno anche in termini di gestione della gomma posteriore.
"Adesso le moto sono cambiate per il freno motore che c'è e anche per il grip della gomma davanti, quindi bisogna cercare di mettere la moto meno sotto stress: in teoria, bisogna frenare di meno per fermarla di più. Era da un po' che ci volevo provare, ma il problema è sempre che nelle giornate di gara non si fa in tempo a fare quasi niente. Comunque bisogna cambiare un po' di cose, come la leva e la pompa, ma oggi non è andata male. Ma è un po' come quando un giocatore di basket prova a cambiare il suo tiro da 3 dopo 25 anni, non è facile".
In questo senso, può essere d'aiuto anche l'uso del freno posteriore, oggi più importante che in passato: "Negli ultimi anni, l'uso del freno posteriore è diventato molto importante e infatti i piloti più giovani lo usano molto bene. Una volta magari lo usavi solo se arrivavi un po' lungo in staccata, ora invece si usa abbastanza".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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