Rossi a Radio Rai: "I tifosi sono il tesoro della mia carriera"

Siamo abituati a sentirlo sempre parlare di moto e di gare, quindi è stato decisamente piacevole ascoltare la lunga intervista che Valentino Rossi ha concesso a Nico Forletta per i microfoni di Radio Rai, trasmessa oggi pomeriggio all'interno di Domenica Sport.

Quello venuto fuori è infatti un "Dottore" inedito, che questa volta parla della sua vita, dai 40 anni compiuti quest'anno alla voglia di diventare padre, passando anche per la politica ed una vita troppo social secondo lui. Ecco i passaggi più salienti dell'intervista.

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I 40 anni

"Ti dirò, sono contento perché sono un quarantenne in forma, sia fisicamente che nell'animo, e quella è la cosa più importante. Naturalmente, quando si hanno 20 anni, ma anche 30, quelli di 40 ti sembrano vecchi. E alla fine è anche un po' vero. Però si sta bene, dai. A parte che, io sono molto vecchio per il lavoro che faccio, che poi è anche la mia passione, però però la vita a 40 anni si sta bene!".

La vita troppo social

"Prima c'era più leggerezza, in generale, sia nello sport che nella vita. Quello che è cambiato veramente tanto è che adesso siamo sempre live, soprattutto le persone più famose. E' veramente difficile ormai essere in un posto e non dirlo a nessuno, perché comunque fai una foto e la mettono sui social, fai un video e tutti sanno immediatamente dove sei. Ecco questa è una cosa che non mi piace. A me piace la privacy. Mi piace fare le mie cose senza dirlo a nessuno. Invece non puoi fare nessun errore, come non fare un autografo ad una bambina, perché sei subito live. Ecco, in questo la vita è cambiata tanto".

Il rapporto con i giornalisti

"Dipende. Qualcuno mi sta simpatico, qualcuno mi piace per come fa il suo lavoro e invece qualcun altro no. Però con i giornalisti quando ero giovane mi arrabbiavo di più, adesso che ho capito un po' come funziona, meno. Soprattutto nella giornata di gara, fare le interviste è una delle cose più noiose per me, perché ho tante altre cose da fare. Però va bene, non ho particolari problemi".

La politica

"Ho cominciato a seguirla un po' negli ultimi dieci anni, forse per capire un po' come va, ma penso, forse, di non essere mai andato a votare. Non mi interessa tanto, ecco, nel senso che mi piace seguire per vedere quello che succede, però non ne sono parte attiva".

Il matrimonio

"Io sono un grandissimo testimone! Uno dei migliori testimoni di sempre! L'ho fatto a due: sia ad Uccio che a Carlo (il suo preparatore atletico), quindi si fidano di me!".

I figli

"Mi piacerebbe averne e penso che se andrà tutto bene, lì faro. Mi prendo ancora un pochino di tempo, perché secondo me è difficile conciliare questa vita con quella di babbo. Però sono molto ottimista: bisogna trovare la donna giusta, ma io ho una fidanzata fantastica, forse l'ho anche trovata. Un giorno succederà, ma lei è anche giovane, quindi ho ancora qualche anno a disposizione. Vorrei che assomigliassero a mia madre, perché io le somiglio molto. Anche mio babbo è fantastico e mi ha insegnato tantissime cose, però è un personaggio estremo sotto tanti punti di vista, invece la Stefi è più malleabile. Quindi il carattere e l'educazione di mia mamma sarebbero perfetti. E poi gli occhi azzurri. E' mia mamma che ha dato gli occhi azzurri a me e mio fratello. E' il suo gene".

I rammarichi

"Fortunatamente ho solo rammarichi sportivi ed è normale dopo aver avuto una carriera così lunga, e per me la parte sportivo è sempre stata molto importante nella mia vita. Però fortunatamente al di fuori di quello, per le cose importanti, non ne ho".

L'Italia

"L'Italia è fantastica. Ho girato tutto il mondo e non la cambierei con niente, sia a livello territoriale che per come si mangia. Poi le ragazze sono bellissime e in generale si sta benissimo. E' senza dubbio il posto migliore per vicere. Secondo me abbiamo un altissimo potenziale, però non sappiamo sfruttarlo a dovere, perché in Italia si cerca sempre di fare i furbetti. Secondo me possiamo essere migliori di così, ma abbiamo abbiamo stile e quando ci guardano gli altri sono un po' invidiosi".

La marea gialla

"Secondo me qualcuno, la maggior parte, continuerà a guardare le gare quando smetterò, ma tiferà per altri piloti. Qualcuno invece non verrò più a vedere le gare e le seguirà solo da casa. Però abbiamo anche molti piloti giovani italiani che potranno diventare i futuri Valentino Rossi, magari gli passo i miei tifosi (ride). Comunque venire alle gare dopo 20 anni, in tutto il mondo, quella è la cosa più bella. Vedere così tanti appassionati e tifosi che si emozionano quando mi vedono, quella è la cosa che rimane di più. Il tesoro che mi rimane di più della carriera.

Dio per un giorno

"Domanda difficilissima! Cerco di rimettere a posto il nostro pianete. Rifarei uno zero per tutti i danni che abbiamo creato, per avere altri cinque, sei o settecentomila anni da vivere. Se fossi Dio per un giorno, credo che farei questo".