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Retroscena: è Dall'Igna a voler riportare Lorenzo in Ducati

Analizziamo le possibilità, reali, che potrebbero riportare Lorenzo a correre su una Ducati dal 2020.

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il fatto che Jack Miller abbiamo dato credibilità alle voci che vedrebbero un ritorno di Jorge Lorenzo in sella a una Ducati a partire dal 2020 permette di trarre tre conclusioni: la prima, che Gigi Dall'Igna è probabilmente la voce più influente all'interno della Casa di Borgo Panigale. I vertici, con Claudio Domenicali in testa, non credono che Andrea Dovizioso sia in grado di realizzare l'obiettivo che gli è stato affidato quando è stato scelto come pilota di punta del progetto MotoGP. Terzo punto, Jorge Lorenzo non riesce proprio a uscire dalla situazione in cui si trova ora in Honda, con Marc Marquez che non smette di vincere mentre lui riesce solo a farsi male.

L'opzione del maiorchino, quella di correre nel team Pramac nel 2020, esiste, anche se oggi è remota. Nell'equazione ci sono troppe incognite e tasselli che dovrebbero andare nel loro posto per fare in modo di realizzare questa possibilità. E il problema principale è che molto di questi elementi non renderanno le cose facili né alla Ducati, né a Lorenzo.

Lorenzo ha un contratto in essere con Honda che scade al termine del 2020 e, come tutti gli accordi, ha una penale che va a punire chi ha intenzione di rompere l'accordo prima della sua naturale scadenza. Oltre a concordare le condizioni con Pramac e, soprattutto, con Ducati, uno dei primi passi che Jorge deve fare è comunicare il suo desiderio di partire con un anno d'anticipo alla Honda. E questa è una cosa che la Casa giapponese sa già da parti terze, ma non dalla bocca del suo pilota.

Uno degli aspetti che ha portato Honda a mettere sotto contratto il #99 è quello di togliere uno dei rivali a Marquez nella lotta al titolo, perché è bene ricordare che Lorenzo è stato in grado di vincere tre gare e rendere la vita più complicata a Marc. Ciò suggerisce che il costruttore giapponese non faciliterà le cose, anche per non doversi preoccupare di nuovo di lui per un altro anno. Da quando si è infortunato ad Assen, Jorge ha avuto sovraesposizione mediatica sui social. Cosa che alla Honda non è piaciuta, perché avrebbe preferito avere un pilota concentrato esclusivamente sul recupero dall'infortunio alla schiena.

Se in Honda sono restati sorpresi dalle ultime notizie, in Pramac ancora di più. Quello che succede nel team di Paolo Campinoti è semplice: nessuno può aprire bocca, perché a condurre tutto è la Ducati. Il rinnovo di contratto di Miller era già stato preparato al Sachsenring, ma all'ultimo minuto la Ducati ha deciso di non inviarlo all'australiano per firmarlo. Quando è arrivato al Red Bull Ring, Miller ha udito le voci del possibile ritorno in sella a una Ducati di Lorenzo: "Posso assicurarvi che c'è davvero qualche contatto, qualcosa di vero".

Una nostra fonte interna al team Pramac ci ha assicurato che il principale autore di questa rocambolesca operazione è Dall'Igna, che sarebbe in qualche modo riuscito a convincere Domenicali della necessità di recuperare Lorenzo. A questo punto vale la pena ricordare le dure dichiarazioni di Andrea Dovizioso dopo il Sachsenring, in cui sottintendeva che la divisione tecnica di Borgo Panigale lo ignorasse. Così spiegava la stagnazione tecnica subita dalla Desmosedici in questo periodo.

Il fatto che sia stato Domenicali ad accompagnare personalmente Lorenzo alla porta d'uscita rendere ancora più sorprendente il fatto che ora sia lui a eseguire una triplo salto carpiato per riportare indietro Jorge. Oltre a essere un dardo diretto al cuore di Dovizioso, questa manovra evidenzierebbe chiaramente l'errore fatto lasciando scappare Lorenzo alla fine del 2018.

E il protagonista principale di questa storia in quale posizione si trova? Buona, dato che il paddock è consapevole del tentativo di fuga che ha intenzione di fare. Intanto né Ducati, né Pramac hanno avuto il coraggio di riconoscerlo davanti ai registratori accesi.

A questo punto si pensa che la cosa migliore per Lorenzo sia proprio il suo ritorno in sella a una Ducato e, anche se sembra folle, dovrà trovare la formula che gli consentirà di rompere il suo attuale contratto (a qualunque prezzo) per correre con Pramac nel 2020. Il vero motivo di questo cambiamento sarebbe legato anche all'ormai pessima immagine di Jorge all'interno della Honda. Il team ha fatto enormi sforzi e ha investito tante risorse per cercare di rendere la RC213V di suo gradimento.

Aspettando che il tre volte iridato di MotoGP riappaia nel paddock e dia le spiegazioni - ora quasi obbligatorie - questo non sembra il modo migliore per restituire alla Honda il credito che questa ha posto in lui quando ne aveva più bisogno.

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
La moto di Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team, dopo la caduta
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
La caduta di Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
La caduta di Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team breaking
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
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