Retroscena Bottas: non sono stati rispettati i patti decisi prima della corsa!
Valtteri, una volta che si era stabilizzato l'andamento della corsa con le due Mercedes in testa, si aspettava la restituzione della posizione di testa nel GP della Russia, ma il muretto di Brackley ha deciso diversamente. Si spiega la faccia da funerale del finlandese all'arrivo.
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
C’è qualcosa che non torna nella domenica Mercedes a Sochi. Come è di routine alla vigilia di tutti i Gran Premi, le squadre (specialmente i top-team) si confrontano prima della gara su tutti i possibili scenari che si possono verificare durante la corsa.
Nel caso della Mercedes, tutto è stato considerato alla vigilia di in una gara che, come prevedibile, avrebbe visto Hamilton e Bottas contendersi la prima posizione. C’è da credere che Toto Wolff, lo stratega James Vowles ed ovviamente Bottas ed Hamilton, abbiano discusso anche della possibilità di chiedere ai due piloti di scambiarsi le posizioni in caso di necessità, come ha poi confermato lo svolgimento della gara.
Ma qualcosa non torna, ed il sospetto è emerso grazie alle comunicazioni radio tra Bottas ed il muretto box. Al giro 25 Bottas ha ricevuto un messaggio chiaro: “Valtteri, fai passare Lewis alla curva 13”.
Il finlandese ha obbedito, ma qualche giro dopo è stato lui a chiamare la squadra: “Ho più ritmo di Lewis”, ha sottolineato Bottas. A quel punto ha preso le comunicazioni Vowles:
“Valtteri sono James, Lewis ha un problema di blister con gli pneumatici (che le immagini televisive non hanno evidenziato), mantieni la posizione”.
La gara è proseguita senza più messaggi fino a due giri dal termine, quando Bottas ha chiamato nuovamente il muretto-box:
“Allora, come concludiamo la corsa?”.
Messaggio chiaro, ovvero Valtteri ha chiesto al team di farsi restituire la posizione, come accadde lo scorso anno nel Gran Premio d’Ungheria. Un’ulteriore conferma delle aspettative del finlandese è arrivata dalla risposta:
“Valtteri, le posizioni restano queste, chiariremo tutto dopo la corsa”.
Il chiarimento deve essere stato un argomento scottante nel briefing post-gara della Mercedes, perché lo scenario non era chiaro per nulla, soprattutto a Bottas, e conferma che gli accordi presi prima della corsa non prevedevano la possibilità che il finlandese cedesse la vittoria al compagno di squadra, altrimenti non si spiegherebbero le domande di Bottas e la necessità di rinviare i chiarimenti al post-gara.
“È un giorno difficile – ha commentato Bottas dopo la corsa con un’espressione molto delusa – ovviamente questo è un buon risultato per noi, come squadra, perché abbiamo ottenuto il massimo dei punti, ma personalmente, come tutti hanno visto, per me è stata una gara difficile…".
"Abbiamo previsto molti scenari e possibilità. Lewis sta lottando per il campionato piloti ed il team per quello Costruttori, abbiamo sempre un piano, ma oggi... Diciamo che è sempre difficile prevedere cosa accadrà in gara, come andrà esattamente, e questo è”.
Alla domanda diretta se si aspettasse questo epilogo, Bottas ha risposto cercando il massimo della diplomazia: “Ovviamente è una possibilità, Lewis sta combattendo per il campionato e io no. Il modo in cui abbiamo concluso la corsa, rispetto alle posizioni che avevamo all'inizio della gara, non fa alcuna differenza per i punti dei Costruttori, quindi in un certo senso me lo aspettavo”.
Aspettativa ma non certezza, quello che probabilmente avrebbe voluto sentire Bottas prima della corsa, una vigilia in cui invece ha pensato di poter correre per conquistare la sua prima vittoria stagionale. Il problema, oltre che di sostanza, è anche di forma. Ed anche le parole di Hamilton puntano in questa direzione.
"Prima della gara abbiamo discusso sulle varie possibilità – ha commentato Hamilton - e ho detto a Valtteri, rassicurandolo, che non avrei chiesto nulla. Ma quanto è accaduto è qualcosa che la squadra ritiene sia stato giusto da fare, ed è una posizione molto imbarazzante”.
Il leader della classifica ha confermato che anche durante la gara non ha chiesto al team di farsi dare la posizione da Bottas.
“Mi hanno comunicato via-radio che Valtteri mi avrebbe lasciato strada, ma non è quello che volevo – ha confermato Lewis - ho solo chiesto al team di dire a Valtteri di accelerare, perché avevo Vettel molto vicino. Poi sono passato alla curva 13, quando mi ha dato strada, ma non sapevo quali fossero i piani per la fine della corsa. Stavo aspettando di ricevere informazioni dal team, ma sapevo che avrebbero preferito concludere la corsa così”.
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