Nissan: “Grazie alla F.E avremo una clientela più giovane”
Michael Carcamo, direttore motorsport, illustra le molte ragioni, fra cui una vicinanza ai millennials e agli abitanti delle città, che hanno indotto la Casa giapponese ad abbracciare le gare elettriche a tre anni dalla "fuga" dal WEC.
Foto di: Nissan
Lo scorso 6 marzo all’interno del Salone dell’Auto di Ginevra il Marchio giapponese ha svelato la livrea della sua prima monoposto elettrica che subentrerà alla Renault a partire dalla stagione 2018-2019.
L’ingresso in Formula E potrebbe aiutare la Nissan a capire maggiormente i nuovi sistemi dell’automotive e ad intercettare dei potenziali clienti più giovani.
A sostenerlo in occasione della presentazione della vettura che parteciperà al prossimo campionato “full electric”, il direttore motorsport Michael Carcamo.
“L’età dei fan della Formula E è mediamente più bassa rispetto alla Formula 1 o ad altre discipline motoristiche”, il suo pensiero.
“Questo è un aspetto importante perché, a volte, ci si chiede il motivo per cui i millennials hanno perso l’interesse nella guida. Noi stiamo cercando di offrire loro un’alternativa e soluzioni differenti.
Vorremmo mettere più opzioni a disposizione dei ragazzi che si spostano nelle grandi città”.
In particolare a convincere il brand nipponico, lontano dalle competizioni di alto livello dal 2015 quando ha abbandonato il programma WEC di Classe LMP1, a scommettere sulla categoria al 100 per cento verde è stata la sua evoluzione tecnica e la rimozione dall’anno venturo del cambio vettura a metà gara disponendo di batterie doppiamente potenti.
“La Nissan ha un lungo passato nell’elettrico. Il primo veicolo lo ha costruito 70 anni fa, nel 1947, con la Tama. Più di recente c’è stata la Leaf che è subito diventata un best-selling, con oltre 300.000 modelli venduti”, ha proseguito nel ragionamento.
“Per noi, quindi, la Formula E rappresenta l’innovazione e un’ottima vetrina per mostrare quanto stiamo facendo. Non ci interessa gareggiare e basta. Le nuove Gen2 in azione dalla stagione 5 rispondono alle nostre esigenze. Possiedono maggior potenza e sono in linea con la tecnologia che stiamo producendo per le macchine da strada”.
“Le gare sono il luogo in cui la gente può vedere la parte emozionante dell’elettrico. A mio avviso, però, resta ancora molto lavoro da fare per convincere il grande pubblico della validità del prodotto”, ha poi concluso.
Intervista di Anthony Rowlinson
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