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Murray, Head e Rinland bocciano le regole aero 2019: "Non ci saranno più sorpassi!"

In occasione degli Autosport Award abbiamo avuto l'occasione di stare al tavolo con tre tecnici che hanno disegnato e costruito macchine vincenti: Gordon Murray, Patrick Head e Sergio Rinland dubitano che nel 2019 si vedranno più sorpassi. Ecco i loro pareri...

Più ci si avvicina la data del debutto e più crescono le perplessità sul regolamento aerodinamico 2019 che la FIA ha lanciato nella speranza di rendere i sorpassi più facili con un’ala anteriore più larga, ma semplificata.

Nella serata di gala degli Autosport Award abbiamo avuto il privilegio di condividere il tavolo con Gordon Murray, Patrick Head e Sergio Rinland: tutti e tre i progettisti hanno convenuto che la riduzione del carico aerodinamico sulle monoposto 2019 non produrrà gli effetti che la FIA e la FOM si aspettano dopo aver approvato le nuove regole.

Per i “magnifici tre” è mancato il coraggio di andare a fondo nel problema dei sorpassi e chi ha varato le norme si è limitato a fare un piccolo passo che sarà annullato dalle capacità di sviluppo delle singole squadre che sapranno ripristinare nell’inverno la downforce perduta.

Gordon Murray agli Autosport Award di domenica

Gordon Murray agli Autosport Award di domenica

Photo by: Ashleigh Hartwell / LAT Images

Gordon Murray, 72enne tecnico sudafricano che si era meritato il titolo di “genio” prima di Adrian Newey, negli anni ’70 e 80 aveva saputo introdurre delle soluzioni innovative alla Brabham e poi alla McLaren, monoposto che hanno vinto GP e titoli mondiali con Nelson Piquet, Niki Lauda, Alain Prost e Ayrton Senna.

“Avendo del tempo libero ho fatto uno studio su come dovrebbe essere il regolamento di F1 – ha spiegato Gordon – e la direzione che avrei preso andrebbe nella direzione opposta a quella decisa dalla F1. Se si vogliono aumentare i sorpassi bisogna disegnare macchine che abbiano un’aerodinamica meno influenzata dalle ali. La downforce dovrebbe essere prodotta in prossimità del centro di gravità della monoposto sfruttando le pance. Non solo ma se vogliamo più sorpassi dobbiamo ridurre anche l’aderenza con gomme più strette e dotate di mescole più dure utili ad aumentare gli spazi di frenata”.

Patrick Head con la moglie agli Autosport Award

Patrick Head con la moglie agli Autosport Award

Photo by: Ashleigh Hartwell / LAT Images

Patrick Head è stato l’alter ego di Frank Williams: dal 1977 per 25 anni è stato il direttore tecnico e socio di Sir Frank. Alla sua corte si sono formati molti tecnici che vanno per la maggiore e che sotto la conduzione del burbero inglese di 72 anni hanno imparato quanto importante sia realizzare monoposto competitive senza voli pindarici, ma con soluzioni complicate come le sospensioni attive. I nove titoli iridati collezionati dalla squadra di Grove portano anche la sua firma…

“Non si è avuto coraggio – ammette Patrick, piuttosto triste per la “caduta” della sua Williams all’ultimo posto nel mondiale Costruttori – se si vogliono dei sorpassi bisognava agire con più determinazione sulle regole: questo mi è sembrato un primo passaggio verso il regolamento 2021, ma i tecnici sapranno ritrovare subito i valori di carico di quest’anno nonostante la semplificazione dell’ala anteriore e del bargeboard per cui non credo che sarà facile per un pilota stare in scia a un’altra monoposto e l’ala anteriore larga sarà causa di molti contatti nei primi giri”.

Sergio Rinland

Sergio Rinland

Photo by: Mike Hoyer / LAT Images

Sergio Rinland è ancora più drastico. La sua visione di F1 è diametralmente opposta a quella delle F1 attuali. L’argentino di 66 anni che ha disegnato Brabham, Dallara, Fondmetal, Benetton, Sauber e Arrows, oggi gestisce la Astauto Ltd, un’azienda di consulenza che collabora anche con il mondo attuale di F1.

“Con queste regole non cambierà molto in materia di sorpassi – ha ammesso Sergio – se si vogliono F1 in battaglia bisogna abolire le ali, generando il carico con il fondo e in particolare con il diffusore posteriore. Nel 2012 avevo disegnato un concetto di F1 che a mio parere resta ancora valido, con tanto di ruote carenate e cockpit chiuso, senza specchietti retrovisori ma con due mini telecamere. Le ali sporcano i flussi e, invece, bisogna fare macchine che puliscano la scia in modo tale che la monoposto che segue possa stare molto vicina a quella che precede. Non è con il carico aerodinamico che si risolve il problema: serve una percorrenza di curva con velocità più bassa, mentre deve essere maggiore la velocità di punta sui rettilinei…”.

Aldo Costa tecnico Mercedes e Nicholas Tombazis, Responsabile tecnico delle monoposto FIA

Aldo Costa tecnico Mercedes e Nicholas Tombazis, Responsabile tecnico delle monoposto FIA

Photo by: Sutton Images

Insomma i “magnifici tre” sorseggiando un buon bicchiere di vino rosso nella speciale serata londinese consigliano la FIA e la FOM di cambiare direzione in vista della definizione delle regole 2021 quando si dovrà definire la nuova F1: chissà se Ross Brawn e Nicholas Tombazis saranno disposti ad ascoltare questi consigli?

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