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Liberty Media annuncia che il GP di Miami non si farà nel 2019, ma potrebbe essere disputato dal 2020

I detentori dei diritti commerciali della F1, i promotori dell'evento e le istituzioni di Miami si incontreranno a fine settembre per preparare l'ingresso del GP di Miami nel calendario, ma a partire dal 2020.

Panoramica dell'area di Miami per la proposta del circuito di F1

Foto di: Robert Lyon

Liberty Media e la giunta comunale di Miami hanno lavorato a stretto contatto nel corso delle ultime settimane per fare in modo di inserire in Gran Premio di Miami, la città più importante dello stato della Florida, nel calendario di Formula 1 a partire dal 2019, eppure nel corso delle ultime ore sono sorte complicazioni che hanno fatto slittare l'accordo tra le parti.

Per questo motivo il Gran Premio di Miami non sarà svolto a partire dalla prossima stagione. A ufficializzare lo slittamento della prima edizione della gara nella città di Miami è stato Sean Bratches, managing director delle operazioni commerciali della Formula 1 tramite un comunicato stampa ufficiale diramato questo pomeriggio.

"Negli ultimi mesi abbiamo lavorato diligentemente accanto al nostro promotore Stephen Ross di RSE Ventures, alla città di Miami e Miami Dade County per realizzare l'ambizione di portare a Miami un GP di Formula 1. Siamo riusciti a fare progressi significativi, tuttavia ci sono state complicazioni nei negoziati".

"La nostra preferenza starebbe stata quella di gareggiare a Miami nella stagione 2019. Abbiamo però capito che non avremmo avuto il tempo necessario per fornire a team, piloti e tifosi un alto livello della competizione".

"Tuttavia abbiamo assunto una visione a lungo termine e, di conseguenza, abbiamo deciso assieme alle autorità di Miami di rinviare le discussioni per il GP alla fine dell'estate, con l'obiettivo di realizzare il primo GP di Formula 1 a Miami a partire dalla stagione 2020".

I promotori della gara e Liberty Media hanno preferito così prendere ulteriore tempo per prepararsi meglio a un evento così atteso da ambedue le parti e che avrebbe portato una seconda volta in stagione la F1 negli Stati Uniti. Ricordiamo infatti che attualmente il Circus iridato approda ogni anno ad Austin per correre il Gran Premio degli Stati Uniti.

"In ogni fase di queste trattative abbiamo potuto godere di una collaborazione positiva con le istituzioni della città di Miami, i residenti e le imprese che esercitano il proprio business sul territorio", ha proseguito Bratches. "Come risultato di queste discussioni abbiamo ascoltato il parere di tutti e adattato i nostri piani alle esigenze di tutti, compresi alcuni elementi del tracciato".

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