Lezione di Hamilton in Ungheria: Verstappen è battuto!
La Mercedes azzarda un secondo cambio gomme e azzecca la strategia che porta Lewis a vincere il GP d'Ungheria in un finale mozzafiato che porta il penta-campione all'ottava vittoria stagionale. Male la Ferrari terza con Vettel e Leclerc quarto, ma staccate di un minuto dalla W10!
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
E' partito bene dalla pole position ma non ha costruito la terza vittoria della stagione: Max Verstappen con la Red Bull è stato perfetto, eppure si è dovuto accontentare del secondo posto e del giro più veloce ottenuto con le gomme soft montate al penultimo giro con una seconda sosta che è valsa solo un punto aggiuntivo per l'olandese. Lewis Hamilton, invece, ha costruito una vittoria capolavoro grazie al coraggio di James Vowles, lo stratega della Mercedes, che si è "inventato" una strategia imprevista quando ha visto che l'inglese, arrivato in coda alla Red Bull, non è riuscito a chiudere il sorpasso dopo una dura battaglia con Verstappen nella quale Lewis è finito largo alla curva 4.
Sembrava che Max avesse messo una seria ipoteca alla vittoria, quando il muretto di Brackley ha deciso di sparigliare i giochi chiamando Hamilton al secondo pit stop per montare le gomme Medie, mentre l'olandese stava procedendo con le Hard. La chiamata è stata fatta nel momento decisivo della corsa al giro 47 perché se la Red Bull avesse risposto alla provocazione della Mercedes, comunque Verstappen sarebbe finito dietro a Hamilton che a lungo non ha capito la scelta del suo muretto, fino a quando non ha visto crollare il vantaggio che Verstappen aveva mantenuto non fermandosi.
Va detto che Lewis è stato bravo a sbaragliare la resistenza di Valtteri Bottas, lento al via, in un corpo a corpo all'esterno nel quale il finlandese ha subito l'azione, tanto da patire anche l'attacco di Charles Leclerc che gli ha "strappato" il terzo posto e un pezzo di ala che lo ha costretto a cambiare il muso (chissà poi perché solo al giro 6) in un pit stop che lo ha messo fuori gioco: il boscaiolo finito ultimo è risalito fino all'ottavo posto, doppiato. E fuori dalla lotta dal mondiale: Hamilton con la settima vittoria all'Hungaroring porta a 62 i punti di vantaggio sul compagno di squadra, chiudendo di fatto la partita iridata ancora prima della sosta estiva e la Mercedes si riprende lo scettro di monoposto "regina" dall'attacco della Red Bull.
Lo scacco matto deciso a tavolino dal muretto è stato possibile perché al volante c'era un campionissimo che ha concretizzato una vittoria che esisteva solo nei numeri delle simulazioni, ma era da chiudere in pista con un tipo coriaceo come Max Verstappen.
La Red Bull è rimasta impotente all'81 vittoria di Lewis Hamilton: è stato più bravo Max Verstappen della sua squadra, e la W10 ha fatto funzionare le modifiche del pacchetto che aveva deluso a Hockenheim.
Quattro sono le vetture che hanno chiuso a pieni giri il GP d'Ungheria, tutti gli altri hanno preso un giro, cacciando nella serie B della F1 Pierre Gasly solo sesto con l'altra Red Bull. La Ferrari ha chiuso con un buon piazzamento, terza con Sebastian Vettel e quarta con Charles Leclerc. Abbiamo parlato di un buon terzo posto, ma il distacco delle Rosse è stato devastante: un minuto! La SF90 non è mai stata in grado di entrare in lizza con i primi due che hanno fatto una gara a parte.
I due piloti del Cavallino hanno fatto una battaglia fra di loro con due strategie diverse: Sebastian Vettel in corsa è passato alla strategia C della Ferrari (allungare il primo stint con le medie al giro 39 per poi montare le soft), mentre Leclerc è andato dalle gialle alle hard al giro 27 con un consumo anomalo dovuto a una mancanza di aderenza.
La Ferrari è stata comparsa all'Hungaroring su una pista che non premiava la SF90, ma il divario è stato pesante. Nella sosta di Seb c'è stato anche un pit stop lento (4"4) perchè non si è chiusa nel modo giusto l'anteriore destra: il tedesco, nonostante abbia lasciato almeno un paio di secondi nella sosta, ha fatto fruttare la sua esperienza per stare davanti al giovane compagno di squadra, sicuramente più veloce sul giro, ma più aggressivo nel consumare le gomme.
La squadra di Maranello ha tempo per rimettersi a posto nella sosta estiva: dopo la delusione ungherese potrà reagire a Spa e Monza su tracciati con rettilinei lunghi che sulla carta sono più favorevoli alla Ferrari. Il bilancio di metà stagione per ora è molto negativo per le Rosse.
Il GP degli altri se lo è aggiudicato Carlos Sainz molto consistente con la McLaren che rafforza il suo ruolo di quarta forza, corroborata dalla nona piazza di Lando Norris. L'Ungheria, comunque, in una gara spettacolare ha sancito che la serie B inizia dal quinto classificato! E le Ferrari stesse non sono parse in forma pagando dai primi due un secondo al giro...
Pierre Gasly dovrà riflettere sul suo ruolo in Red Bull: il francese prosegue la sua fase critica. Il confronto con Max Verstappen è tanto difficile quanto imbarazzante. La sosta estiva arriva a puntino per ritrovare un rendimento adeguato alla squadra di Milton Keynes.
Kimi Raikkonen mostra le stimmate del campione del mondo con un settimo posto che vale punti iridati importanti per l'Alfa Romeo, settima nel Costruttori a sette punti dalla Renault. Iceman è stato grande nel difendersi dal ritorno di Valtteri Bottas con la Mercedes. E' scomparso, invece, Antonio Giovinazzi 18esimo alle prese con la C38 con il fondo rotto nelle prime battute a causa di un contatto.
La top ten è chiusa da Alexander Albon con la Toro Rosso che si mantiene ottima quinta nella classifica Costruttori: l'anglo-thailandese ha dato spettacolo nella battaglia con il compagno di squadra Daniil Kvyat. I due hanno effettuato quattro curve appaiati senza che si sfiorassero le ruote: le immagini di questa sfida dovrebbero essere mandate ai piloti della Haas.
Fuori dai punti Sergio Perez con la Racing Point, comunque migliore delle due Renault con Nico Hulkenberg 12esimo e Daniel Ricciardo 14esimo nonostante sia partito in coda a causa della sostituzione della power unit che lo ha portato in penalità. Fra le due R.S.19 si è infilato Kevin Magnussen con la Haas: il danese ha fatto vedere i sorci verdi all'australiano per i continui cambi di traiettoria quando era già in staccata. Il comportamento era scorretto ma non è stato sanzionato.
Romain Grosjean è stato l'unico ritirato per una perdita d'acqua dall'impianto di raffreddamento della power unit Ferrari. Positiva la prestazione di George Russell che ha beneficiato delle novità che la Williams ha riservato solo alla sua FW42, ma il talento inglese ha arpionato un buon 16esimo posto che schioda la squadra di Grove dall'ultimo posto.
Cla | Pilota | Giri | Tempo | Distacco | Distacco | km orari | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Lewis Carl Davidson Hamilton | 70 | 1:35'03.796 | 25 | ||||
2 | Max Verstappen | 70 | 1:35'21.592 | 17.796 | 17.796 | 19 | ||
3 | Sebastian Vettel | 70 | 1:36'05.229 | 1'01.433 | 43.637 | 15 | ||
4 | Charles Leclerc | 70 | 1:36'09.046 | 1'05.250 | 3.817 | 12 | ||
5 | Carlos Sainz Vázquez de Castro | 69 | 1:35'31.121 | 1 Lap | 1 Lap | 10 | ||
6 | Pierre Gasly | 69 | 1:35'32.514 | 1 Lap | 1.393 | 8 | ||
7 | Kimi-Matias Räikkönen | 69 | 1:35'35.188 | 1 Lap | 2.674 | 6 | ||
8 | Valtteri Bottas | 69 | 1:35'35.924 | 1 Lap | 0.736 | 4 | ||
9 | Lando Norris | 69 | 1:35'41.187 | 1 Lap | 5.263 | 2 | ||
10 | Alexander Albon | 69 | 1:36'10.323 | 1 Lap | 29.136 | 1 | ||
11 | Sergio Pérez Mendoza | 69 | 1:36'21.366 | 1 Lap | 11.043 | |||
12 | Nicolas Hülkenberg | 69 | 1:36'22.002 | 1 Lap | 0.636 | |||
13 | Kevin Magnussen | 69 | 1:36'22.759 | 1 Lap | 0.757 | |||
14 | Daniel Ricciardo | 69 | 1:36'22.993 | 1 Lap | 0.234 | |||
15 | Daniil Kvyat | 68 | 1:35'08.984 | 2 Laps | 1 Lap | |||
16 | George Russell | 68 | 1:36'03.701 | 2 Laps | 54.717 | |||
17 | Lance Stroll | 68 | 1:36'07.471 | 2 Laps | 3.770 | |||
18 | Antonio Maria Giovinazzi | 68 | 1:36'16.660 | 2 Laps | 9.189 | |||
19 | Robert Kubica | 67 | 1:35'14.074 | 3 Laps | 1 Lap | |||
Romain Grosjean | 49 | 1:09'26.871 | 21 Laps | 18 Laps | ||||
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