IMSA, Lime Rock: trionfo Ford con Westbrook e Briscoe
Richard Westbrook e Ryan Briscoe hanno adottato una strategia a tre soste ed hanno regalato al Chip Ganassi la prima vittoria stagionale.
Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images
In GT Le Mans le Porsche 911 di Vanthoor e Tandy hanno mantenuto le prime due posizioni in partenza seguite dalla BMW di De Phillippi, dalla Ford di Muller e dalle due Corvette di Garcia e Gavin.
Le posizioni sono rimaste invariante fino al giro 39 quando Muller è salito in terza posizione ai danni di De Phillippi. Poco dopo sia la BMW che la Ford #67 che la Corvette #4 sono entrate in pit lane.
Al giro 44 De Phillippi ha lasciato il volante a Tom Blomqvist ed al giro successivo Garcia ha fatto spazio a Magnussen. Entrambe le Corvette hanno perso la posizione nei confronti di Briscoe scivolando in sesta e settima piazza.
Vanthoor è entrato in pit lane al giro 50 cedendo il volante a Bamber, imitato la tornata successiva da Tandy che ha lasciato il posto a Pilet. Quest’ultimo è riuscito a tornare in pista davanti a Bamber, ma il duo Porsche è stato subito messo sotto pressione da Briscoe.
Al giro 75 Hand, dopo aver passato entrambe le Corvette, si è messo in scia alla BMW di Blomqvist superandolo agevolmente al giro numero 83. Al passaggio numero 92 Briscoe ha ceduto il volante della Ford #67 a Westbrook ed al giro 111 Pilet ha commesso un errore che l’ha fatto retrocedere alle spalle di Bamber ed ha così deciso di effettuare subito la sosta.
Identica mossa è stata compiuta da Hand, mentre Westbrook non ha lasciato scampo a Bamber prendendo il comando delle operazioni. Quest’ultimo ha così deciso di entrare ai box ma è tornato in pista alle spalle di Pilet e davanti alla Ford di Hand.
Westbrook è stato costretto ad effettuare dei giri veloci per avere un margine di vantaggio sulle Porsche in occasione del suo ultimo pit. La missione è riuscita perfettamente quando è entrato ai box con 41 secondi di vantaggio per poi tornare in pista con 1 secondo di svantaggio su Bamber e 2 su Pilet.
Pilet ha poi compiuto un nuovo errore al giro 147 in curva 7 ed ha consentito a Bamber di passarlo. Sotto la pressione delle due Ford, Pilet ha commesso un nuovo errore durante un doppiaggio di una GTD ed ha consentito a Westbrook e Hand di passare in seconda e terza posizione.
Westbrook ha iniziato a spingere per ridurre il gap di 2’’8 su Bamber e dopo due giri questo svantaggio era sceso a mezzo secondo. A sei giri dal termine Wesbrook ha passato con decisione la Porsche prendendo il comando delle operazioni ed ha tagliato il traguardo in prima posizione.
In GT Daytona Trent Hindman ha mantenuto la prima posizione in partenza, mentre al sesto giro Corey Lewis dopo aver effettuato una escursione fuori pista è entrato ai box per effettuare un rifornimento e far controllare l’auto ai meccanici tornando poi sul tracciato prima che Hindman lo potesse doppiare.
Il primo giro di pit ha visto Bleekemolen portare la Mercedes al comando seguito da Seefried e Mario Farnbacher. Quest’ultimo poi è salito in seconda posizione seguito da Densi Olsen, mentre Seefried ha perso numerose posizione.
Farnbacher e Olsen hanno iniziato a recuperare anche un secondo la giro nei confronti di Bleekemolen. Dopo la seconda tornata di pit, Farnbacher e Olsen sono tornati in pista davanti a Bleekemolen ed hanno continuato ad incrementare il proprio vantaggio. A 50 minuti dal termine la Mercedes aveva un ritardo di 12 secondi.
Nell’ultimo quarto d’ora di gara Bleekemolen ha subito la pressione di Auberlen e Long e dopo aver commesso una sbavatura è retrocessa in sesta posizione.
Nei cinque minuti conclusivi Olsen ha passato Farnbacher quando entrambi erano intenti a doppiare Andy Lally. Farnbacher ha tentato di riprendere il comando ma ha chiuso in secondo posizione ad 1 centesimo di ritardo.
Cla | Pilota | Giri | Tempo | Distacco | Distacco | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|
1 |
Ryan Briscoe
Richard Westbrook |
182 | 2:40'17.361 | |||
2 |
Earl Bamber
Laurens Vanthoor |
182 | 2:40'24.364 | 7.003 | 7.003 | |
3 |
Joey Hand
Dirk Müller |
182 | 2:40'24.887 | 7.526 | 0.523 | |
4 |
Patrick Pilet
Nick Tandy |
182 | 2:40'43.419 | 26.058 | 18.532 | |
5 |
Jan Magnussen
Antonio García |
182 | 2:41'06.272 | 48.911 | 22.853 | |
6 |
Oliver Gavin
Marcel Fässler |
181 | 2:40'17.820 | 1 Lap | 1 Lap | |
7 |
Tom Blomqvist
Connor de Phillippi |
181 | 2:40'57.192 | 1 Lap | 39.372 | |
8 |
Jesse Krohn
John Edwards |
180 | 2:40'37.986 | 2 Laps | 1 Lap | |
9 |
Dennis Olsen
Zacharie Robichon |
178 | 2:40'37.377 | 4 Laps | 2 Laps | |
10 |
Mario Farnbacher
Trent Hindman |
178 | 2:40'37.387 | 4 Laps | 0.010 | |
11 |
Bill Auberlen
Robby Foley |
178 | 2:40'44.057 | 4 Laps | 6.670 | |
12 |
Marco Seefried
Patrick Long |
178 | 2:40'44.479 | 4 Laps | 0.422 | |
13 |
Anthony Imperato
Matt Campbell |
178 | 2:40'45.612 | 4 Laps | 1.133 | |
14 |
Richard Heistand
Jack Hawksworth |
177 | 2:40'20.742 | 5 Laps | 1 Lap | |
15 |
Bryan Sellers
Corey Lewis |
177 | 2:40'40.180 | 5 Laps | 19.438 | |
16 |
John Potter
Andy Lally |
177 | 2:40'40.589 | 5 Laps | 0.409 | |
17 |
Ben Keating
Jeroen Bleekemolen |
177 | 2:41'12.700 | 5 Laps | 32.111 | |
18 |
Paul Holton
Matt Plumb |
175 | 2:40'22.467 | 7 Laps | 2 Laps | |
19 |
Cooper MacNeil
Toni Vilander |
174 | 2:40'23.705 | 8 Laps | 1 Lap | |
20 |
Katherine Legge
Christina Nielsen |
173 | 2:38'49.873 | 9 Laps | 1 Lap | |
21 |
Frankie Montecalvo
Townsend Bell |
159 | 2:40'47.871 | 23 Laps | 14 Laps | |
Guarda i risultati completi |
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