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Historic Minardi Day: tutti gli occhi su Patrese al volante della Williams FW14

Nella prima delle due giornate si è registrata una presenza di pubblico che ha già superato quella dell'intero evento dello scorso anno, segno che l'Historic Minardi Day sta diventando un momento di richiamo con oltre 30 Formula 1 di valore nel paddock. E domani si replica...

Williams FW14

Foto di: Franco Nugnes

Box pieni di appassionati: l’Enzo e Dino Ferrari è stato preso d’assalto per la quarta edizione dell’Historic Minardi Day che si effettua oggi e domani sulla pista emiliana e che raccoglie oltre trenta monoposto di Formula 1 delle epoche più disparate.

Una bella giornata primaverile ha attirato i tifosi nella pit lane di Imola: oggi c’è stata una partecipazione di pubblico che ha già superato quella del weekend dello scorso anno, segno che con il trascorrere degli anni l’evento sta prendendo sempre più piede.

Se il livello delle F1 è sempre stato ricco e carismatico, tale da regalare un museo vivo a cielo aperto, è stato molto bello registrare come stia crescendo il livello medio delle vetture in tutte le altre categorie.

Ma è inutile negarlo: tutti gli occhi questa mattina erano puntati su Riccardo Patrese che è tornato al volante della Williams FW14-Renault con la quale il campione padovano aveva conquistato il terzo posto nel mondiale 1991 meritando due successi (Messico e Portogallo) oltre a 8 podi, 4 pole position e 2 giri più veloci. 

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Sono stati momenti toccanti perché è sembrato che il tempo si fosse fermato con Riccardo, ancora in perfetta forma, che è tornato facilmente in sintonia con una macchina che ha ritrovato proprio come l’aveva lasciata 18 anni fa.

“La monoposto è stata restaurata di recente alla Williams ed è perfetta – ci ha raccontato Riccardo dopo l’esibizione – ho avuto l’opportunità di guidare la macchina più divertente che ho utilizzato nei miei cinque anni di Williams e devo ammettere che mi sono ritrovato subito come a casa, sentendo in quell’abitacolo le vecchie emozioni”.

Pier Luigi Martini, invece, si è cimentato con la Minardi M189-Ford, la bella monoposto faentina disegnata da Nigel Cowperthwaite e con la quale il pilota romagnolo l’aveva portata a due onorevoli quinti posti, mentre Gabriele Tredozi, ex direttore tecnico Minardi, ha guidato l’ultima F1 di suo disegno, vale a dire la PS04-Cosworth e Alex Caffi si è esibito con la Ensign N176, vale a dire la macchina con la quale si è aggiudicato il Monaco Grand Prix Historique del 2016, 25 anni dopo l’addio dai GP.

Non è mancato un momento di paura quando una rottura sull’Arrows ex Warwick avvenuto in pieno rettilineo ha causato il cedimento dell’ala posteriore: il pilota gentleman è stato trasferito in ospedale per i necessari controlli, ma se l’è cavata con un collarino. E’ andata bene. Domani seconda giornata dell’Historic Minardi Day: il meteo non promette un granché ma è attesa un pubblico record…

Logo Minardi
Tifoso con una bandiera Minardi
Williams FW14
Williams FW14
Volante e casco
Pier Luigi Martini
Ombrellina
Giancarlo Minardi
Emanuele Pirro
Ensign MN176
Dettaglio dell'ala anteriore di una Surtees F2
Tyrrell P34
Ensign MN176
Monoposto nel garage
Monoposto nel garage
Williams FW14
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