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Ancora problemi di software per il team Andretti?

La squadra USA diretta da Roger Griffiths è ottimista malgrado i soli 5 giorni di test svolti alla vigilia di Donington

Simona de Silvestro, Amlin Andretti

Simona de Silvestro, Amlin Andretti

John Rowley

I primi giorni collettivi di test a Donington Park sono caduti nel bel mezzo del programma di sviluppo tecnico della scuderia Amlin Andretti di Formula E, con esiti che hanno turbato non poco i vertici della squadra, insoddisfatti dei risultati e dei pochi chilometri inanellati sul circuito inglese. Il co-team principal Roger Griffiths ha confermato durante una sessione di domande e risposte su Hangout, propiziata dal partner tecnologico TE Connectivity, che c'è in atto un ampio piano di recupero per affrontare i problemi di software che il team yankee ha inopinatamente incontrato.

Durante la prima giornata di collaudi, un alto dirigente della scuderia Andretti Autosport ha peraltro confermato al sito d'informazione electricautosport.com che neppure le prove effettuate prima delle sessioni collettive ufficiali in terra britannica sono andate come previsto. Pur avendo prenotato un circuito per due settimane, la squadra del figlio d'arte di “Piedone” è stata in grado di andare in pista soltanto durante cinque dei 15 giorni di prove pre-campionato che un costruttore è autorizzato a svolgere.

Appena quattro giorni di test collettivi (lunedì 17 e martedì 18 più lunedì 24 e martedì 25) sono rimasti prima che le vetture siano spedite a Pechino, operazione che dovrebbe prendere il via dalla città polacca di Gdansk attorno al 28 agosto via treno. "I sistemi meccanici stanno lavorando molto bene, come il motore e l'inverter. Sul banco prova abbiamo affrontato e superato i nostri obiettivi di performance, ragion per cui stiamo agendo veramente bene in questa prospettiva", ha detto Roger Griffiths parlando su Google.

"Le macchine di Formula E ha un certo numero di sistemi di controllo che debbono comunicare tra loro e la cui realizzazione rappresenta una delle principali sfide tecniche", ha aggiunto il co-team-principal della Amlin Andretti. "Sappiamo già dove cercare le soluzioni. Quindi non è il caso di dire che abbiamo un problema e che non sappiamo come risolverlo. È l'esatto contrario: abbiamo una difficoltà, ma sappiamo come ovviarvi. Abbiamo in atto un piano strategico per ovviare ai nostri guai di software. C'è anche una scadenza definita, perché sappiamo entro quando è necessario che l'inconveniente di programmazione sia risolto. E a questo sarà ovviato in pochi giorni, dal momento che abbiamo il prossimo test a Donington Park già lunedì prossimo, 17 agosto. Ci aspettiamo che tutto lavori al meglio per allora...".

In aggiunta a ciò, il lavoro contemporaneo su tutte le quattro vetture a disposizione di una squadra di Formula E richiede un processo continuo di attività, come sottolinea Roger Griffiths: "C'è un sacco di energie da spendere, e non soltanto per costruire le auto da corsa, ma anche per preparare i pezzi di ricambio e, allo stesso tempo, per sviluppare la catena cinematica. L'attività da seguire è tanta e una delle cose 'aperta', nonché in continua evoluzione lungo l'intero arco della stagione, è proprio la strategia di sviluppo del software: come e quando controllare il motore elettrico, ciò che in generale vogliamo fare con esso e di esso e come usare il recupero di energia in rapporto al pacco di batterie a disposizione. Questi sono tutti elementi fondamentali di ciò che stiamo sviluppando, inseriti in un processo ancora in corso. Ce la faremo...".

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