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Caso Mercedes: per i commissari sportivi del Messico i cerchi sono legali

La FIA su richiesta Mercedes ha dato l'ok ai cerchi con il distanziale soffiato che la W09 non ha usato a Austin, ma ha lasciato la decisione finale al collegio dei commissari sportivi del Messico. Questione chiusa? Ma niente affatto, perché...

Mercedes AMG F1 W09, interno del cerchio, comparazione

Foto di: Giorgio Piola

Il celebre cosmologo Stephen Hawking contestò molte teorie sui buchi neri, arrivando a sostenere che di fatto non esistono. Una teoria sposata dal collegio dei commissari Sportivi del Gran Premio del Messico, che nella tarda serata di ieri hanno dato il via libera alla Mercedes a poter utilizzare i cerchi con i fori (in prossimità dei passaggi d'aria della campana del disco) che sono stati oggetto di discussioni nel weekend di Austin.

Ricapitoliamo la vicenda. A partire dal Gran Premio del Belgio la Mercedes ha portato in pista una soluzione come parte di una serie di modifiche mirate a risolvere i problemi di surriscaldamento degli pneumatici posteriori della W09, una complicazione che ha condizionato in diversi weekend la performance della monoposto.

La soluzione è passata inosservata per qualche weekend di gara, poi la Ferrari ha notato il particolare e ha chiesto chiarimenti alla FIA dopo il Gran Premio del Giappone, puntando il dito sull’articolo 3.8 del regolamento sportivo che recita “qualsiasi parte specifica dell'auto che influenza la sua prestazione aerodinamica deve rimanere immobile”, quindi non essere legata ad una parte in movimento. 

La FIA inizialmente avrebbe dato l’okay al desing della componente Mercedes, ma alla vigilia del Gran Premio degli Stati Uniti la Mercedes ha fatto marcia indietro, occludendo i fori incriminati. È molto probabile che la scelta precauzionale sia stata legata al timore di un reclamo da parte della Ferrari, ma a gettare benzina sul fuoco sono arrivati i problemi sofferti dalle due Mercedes nella gara statunitense, difficoltà legate proprio al surriscaldamento degli pneumatici posteriori, come evidenziato dal blister che ha colpito in particolare Lewis Hamilton.

Leggi anche:

Dopo il weekend di Austin la stessa Mercedes ha chiesto un chiarimento definitivo alla FIA sulla soluzione adottata. Il dipartimento tecnico della Federazione Internazionale ha risposto positivamente, lasciando però ai commissari Sportivi dell’evento, ed eventualmente alla Corte d'appello internazionale della FIA, la parola finale.

Il collegio dei commissari sportivi del GP del Messico hanno affrontato la questione nella giornata di ieri stabilendo che La nostra giurisdizione si estende esclusivamente a questo evento e, pertanto, ci rifiutiamo di dare un'interpretazione generale dell'art. 3.8. Tuttavia, per il weekend, la posizione è in linea con il Dipartimento Tecnico della FIA, che ha chiarito la questione in questi punti:

 

  1. Per determinare se i fori hanno un'influenza aerodinamica, si deve considerare la loro dimensione, forma e funzione. I piccoli fori tendono ad avere principalmente una funzione di raffreddamento e, sebbene a volte consideriamo il raffreddamento come un aspetto che può avere prestazioni aerodinamiche, riteniamo che il raffreddamento di aree molto localizzate (come nel progetto Mercedes) possa essere accettabile.
  2. Il distanziale fa parte specificatamente del gruppo ruota (come menzionato nell'articolo 12.8.1), pertanto, a patto che la sua funzione principale sia quella specifica di un distanziale, riteniamo che avere un andamento localizzato del flusso per il raffreddamento possa essere accettabile. Il fatto che il distanziale ruoti è inerente alla sua funzione, più o meno allo stesso modo dei raggi del cerchione.

Quindi, per le ragioni sopra esposte, consideriamo ammissibile la geometria dello spaziatore che è stato adottato, sebbene ci riserviamo il diritto di giudicare le geometrie alternative e di cambiare questa vista se (per esempio) lo spaziatore dovesse crescere oltre la sua funzione primaria (quello di un distanziale) e se i buchi dovessero diventare abbastanza grandi da avere un effetto aerodinamico più significativo".

I commissari sportivi hanno quindi confermano che se la Mercedes rispetterà quanto descritto nella corrispondenza con l'Ufficio Tecnico della FIA, considereranno la parte in questione conforme al regolamento.

Questione chiusa? No. Il provvedimento preso dal collegio messicano (formato da Gerd Ennser, Tim Mayer, Michael Masi e Jorge Rodriguez) di fatto ha validità solo per questo fine settimana, poi il caso potrebbe essere risollevato in Brasile o ad Abu Dhabi.

In attesa di sentenze definitive da parte della FIA, la Mercedes per essere tranquilla dovrà ripresentare la medesima richiesta di chiarimenti al collegio dei commissari sportivi delle prossime due gare. Sempre che nel frattempo non venga sporto un reclamo da una squadra avversaria, che porterebbe il tutto all’attenzione della Corte d'appello internazionale della FIA... 

 

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