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Alonso: "La mia gara più bella in F1? A Valencia nel 2012, vinsi in rimonta con la Ferrari!"

Lo spagnolo è giunto all'ultima gara della carriera nel Circus iridato e in conferenza stampa ha affermato: "Lascio la F1 come uno dei 3 sport più visti in Spagna. Nel 2001 in tv non si vedeva...".

Fernando Alonso, McLaren

Fernando Alonso, McLaren

Jerry Andre / Motorsport Images

Fernando Alonso affronterà in questo fine settimana l'ultimo Gran Premio di Formula 1 della carriera e lo farà a Yas Marina, ad Abu Dhabi. Come prevedibile, il pilota della McLaren è stato l'assoluto protagonista della prima parte della conferenza stampa piloti del giovedì, in cui tutte le attenzioni sono state rivolte a lui.

Al momento Alonso sembra non aver ancora realizzato il fatto che, terminato il GP a Yas Marina, dovrà abbandonare il Circus iridato. Ad ammetterlo è stato lui stesso nelle sue prime dichiarazioni rilasciate nel pomeriggio.

"Fino a ora credo che questo sia stato un fine settimana normale, ma domenica sarà diverso. Sentirò di più le emozioni. Ma al momento sono arrivato dal Giappone 10 ore fa, inoltre lo scorso weekend ho corso a Shanghai e probabilmente non sono ancora entrato nello spirito di quest'ultima gara. Per il momento le sensazioni sono buone, però sarà speciale ed emozionante. Spero sia un buon fine settimana per noi". 

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"Non saprei quale sia il mio lascito in F1. Posso dire che ho sempre dato il massimo, lottando contro qualunque cosa in qualunque circostanza che magari mi ha messo stresso, o magari avrebbe potuto abbattere altre persone. Io ho sempre cercato di fare tutto al meglio. Ho anche cercato di fare tante cose per i giovani piloti nel kart e per i fan. Ho cercato di provvedere per aiutarli se vedevo che avevano talento".

"Uno dei miei ricordi più belli in F1? La stagione con Lewis, il 2007!", scherza Fernando (risata generale in sala conferenza). "A dire la verità non saprei, Credo che le cose più belle che ho vissuto siano legate con le persone con cui ho lavorato e condiviso metà della mia vita. Ho 37 anni e ho gareggiato qui per 18 anni, di fatto quasi la metà della mia vita. Ho incontrato persone di talento, ingegneri e meccanici, ma anche la stampa, tutti insieme abbiamo condiviso tante giornate nel corso delle varie stagioni e penso che questa sia la cosa migliore della F1 che porterò con me. Ora andrò a gareggiare in altre serie e mi rendo conto di come la F1 sia a un livello più alto. Si è sempre alla ricerca della perfezione e questo è un altro ricordo che porterò con me".

Fernando ha inoltre ricordato una delle sue vittorie più belle in F1, probabilmente perché inaspettata. Stiamo parlando della vittoria che ottenne nel 2012 da pilota Ferrari sul tracciato cittadino di Valencia, gara che ospitò l'ultimo appuntamento su quella pista prima che venisse dismessa e tolta dal calendario di F1 a partire dall'anno successivo. 

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"Una delle gare più belle che non dimenticherò è Valencia nel 2012 con la Ferrari. Una gara che in circostanze normali non saremmo mai riusciti a vincere e che non vinceremmo se dovessimo ripeterla altre 100 volte. In 99 non concluderemmo al primo posto. Quella fu una bella esibizione di rischio, di sorpassi e di strategia. Però tutto andò per il verso giusto. La monoposto non era molto veloce in quel fine settimana, tanto da non entrare nemmeno in Q3. Doppiai anche Felipe a 10 giri dalla fine. Non avevamo affatto una macchina dominante in quel weekend ma riuscimmo a vincere comunque". 

Ma Nando non chiude le porte

Alonso deve ancora abbandonare la F1, ma è arrivata una domanda legata a un suo possibile rientro nel Circus iridato. Il pilota della McLaren non ha affatto chiuso le porte a un suo ritorno, svelando quale sarà il criterio che lo porterà a decidere di rientrare o meno.

"Ora è un po' presto pensare a un rientro in F1, ma la porta non è completamente chiusa. Il primo motivo è perché non so come mi sentirò la prossima stagione. Sono stato in F1 per gran parte della mia vita e magari l'anno prossimo sarò disperato sul divano e magari troverò un modo per ritornare. Ma non è la mia idea iniziale. E' una questione legata a me stesso. Il mio ritorno non è legato a nulla, non è una cosa che deve succedere per forza. Sarà più legata a come mi sentirò a metà della prossima stagione". 

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Per concludere il suo intervento, il 37enne di Oviedo ha parlato di quello che, secondo lui, ha lasciato alla Formula 1 nel corso delle sue 18 stagioni passate nella massima serie a ruote scoperte del motorsport.

"Sono orgoglioso di quello che ho ottenuto in F1, specialmente per ciò che ha significato per la spagna e per l'Asturia. L'ho potuto notare con il passare del tempo, quando mi sono reso conto di quanta gente in Spagna segue la F1, quanta gente viene nelle Asturie e a Oviedo per visitare il mio museo. Quanti iniziano a praticare kart e quanta gente ha iniziato a seguire la F1 e il motorsport in generale. Nel 2001 in Spagna non trasmettevano la F1 in tv, tutto è iniziato nel 2003 e ora la F1 è il secondo o terzo sport in fatto di popolarità in Spagna. Allo stesso tempo mi ha fatto molto piacere anche essere premiato dal Principe delle Asturie. E' una cosa che vale molto di più di un titolo mondiale di F1, è un premio che cambia la vita di una persona e questo dimostra che ho introdotto tanta gente alla F1 e questo vale molto di più di qualsiasi altro titolo iridato".

Hamilton freddo sull'addio di Alonso

Anche Lewis Hamilton ha parlato dell'addio di Fernando, ma in maniera certamente fredda, come se, tutto d'un tratto, fosse stato catapultato indietro nel tempo. Per la precisione nel 2007: "Per me è stato un buon rivale. Abbiamo passato momento belli e brutti. Non saprei che altro dire".

"Lui chiaramente è arrivato prima di me in F1 e aveva già ottenuto risultati eccezionali prima che io arrivassi qui e, in parte, anche quando sono stato presente. Per me è stato un privilegio gareggiare in un'epoca in cui ha corso anche lui. Se mi mancherà? Magari sì, credo che mancherà allo sport". 

 

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