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Esclusivo: onboard sul nuovo Autodromo di Modena

OmniCorse.it vi porta a scoprire le traiettorie del circuito di Marzaglia

Marzaglia è una frazione di Modena con appena 360 abitanti. Una propaggine della città che si allaccia all'autostrada A1. Dispone di un piccolo Aeroclub, ma è destinata a diventare conosciuta perché adesso è sede del nuovo Autodromo di Modena. Un impianto con il nastro d'asfalto di soli 2007 metri che ancora deve essere omologato dalla CSAI, ma che sta suscitando grande attenzione perché geograficamente si pone come apice di un triangolo che comprende Ferrari, Maserati e Lamborghini, tre marchi mitici che affondano le loro radici ad un tiro di schioppo. Per ora niente gare, ma corsi di guida sicura, test, collaudi ed eventi per soddisfare una domanda sempre crescente dopo la chiusura a fine anni '70 dell'Aerautodromo di Modena, l'impianto storico in città che aveva fatto da ombelico alla passione nella “terra de mutor”. Si parla di una nuova struttura da almeno una decina di anni e di progetti ne sono stati presentati diversi: non ultimo un catino ad alta velocità tipo Indianapolis. Le idee faraoniche non hanno mai trovato le risorse necessarie e, allora, a Marzaglia è passata la teoria dei piccoli passi proposta dalla Vintage Spa, la società che dal 2008 ha dato il via ai lavori di una struttura che ormai è in via di ultimazione. La pista è già completa (va spostato un guard rail per migliorare la sicurezza), mentre si sta arredando il corpo dei box che dispone di 21 garage attrezzati e comprende anche la direzione gara, sale per briefing e conferenze stampa. Il paddock è sufficiente per la portata dell'impianto e avrà tutti i servizi, aree di ristorazione comprese. Il tracciato è molto tecnico con 11 curve, 8 a destra e 3 a sinistra, una diversa dall'altra come raggio e, quindi, divertenti da guidare. La larghezza dell'asfalto è di 12 metri e sono state create alcune pendenze per esaltare il trasferimento dei carichi specie in frenata. Il grip del manto sembra molto elevato, e l'asfalto risulta piuttosto abrasivo per le gomme. È un impianto lento che evidenzia le caratteristiche di guidabilità di una vettura e facilita la messa a punto della meccanica, mentre non esalta l'aerodinamica con un rettilineo di soli 480 metri. Può essere l'ideale per corsi di guida sicura (ci sono vie di fuga in asfalto e in sabbia) e sessioni di test, oltre che per incentive aziendali e presentazioni delle Case. La struttura è già in grado di erogare questi servizi mettendo a disposizione vetture (GT e sportive) e istruttori (molti sono piloti professionisti). Per quanto riguarda l'impiego agonistico, la pista offre pochi spazi di sorpasso, essendo molto tortuosa: OmniCorse.it ha avuto il privilegio di essere fra i primi a girare con una Lamborghini Gallardo Lp560-4 Bicolore (vedi il test di OmniAuto.it), una bomba che non ha certo potuto sfogare la sua potenza di 560 CV dal momento che si usano essenzialmente le prime tre marce (si può appoggiare la quarta in rettilineo, ma è solo uno sfizio: se si dovesse cercare un tempo è meglio arrivare alla staccata con la terza a limitatore di giri o quasi). Il nuovo Autodromo di Modena richiede una buona resistenza fisica perché l'impegno alla guida è incessante, con una successione di curve e chicane capace di togliere il fiato. Non c'è dubbio che sia divertente: paga la guida pulita e saper disegnare traiettorie ideali, senza mettere in crisi la meccanica. Esagerare con l'acceleratore si paga subito, sporcando le linee e facendo inutilmente più strada. È certamente meglio cercare una buona scorrevolezza nei molti tratti guidati. Il cambio ed i freni sono organi che sono sottoposti a sforzi continui: la Gallardo del nostro test, comunque, ha superato l'esame Marzaglia in maniera molto brillante. Il tracciato modenese si preannuncia estremamente impegnativo anche per le gomme che sono molto sollecitate nei continui cambi di direzione, nei quali è indispensabile mettere in mostra un buon assetto, specie se non si vuole litigare con un controsterzo che potrebbe diventare cronico. La pista corta, inoltre, permette di passare davanti ai box con una certa frequenza: è l'ideale per chi vuole mettere a punto una vettura o una moto, per cui si può svolgere un lavoro di sviluppo intensivo con soste frequenti e regolazioni immediate. Insomma, il nuovo Autodromo di Modena è un impianto polivalente divertente, ma non cercate i brividi...

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