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Isola: "Nel week end della 24 Ore di Spa muoviamo 20 mila gomme!"

Il responsabile auto di Pirelli Motorsport, Mario Isola, ci spiega quali sono i problemi organizzativi nella gestione degli pneumatici che vengono forniti alle 60 GT che corrono la maratona belga, mentre in Ungheria si disputa il GP di Ungheria di F.1.

#90 Akka ASP Mercedes-AMG GT3: Michael Meadows, Raffaele Marciello, Edoardo Mortara

Alexander Trienitz

Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport
#99 Rowe Racing BMW M6 GT3: Alexander Sims, Maxime Martin, Philipp Eng
#72 SMP Racing Ferrari 488 GT3: Victor Shaytar, Miguel Molina, Davide Rigon
#5 Audi Sport Team WRT Audi R8: Marcel Fässler, Dries Vanthoor, Will Stevens
#9 Bentley Team ABT Bentley Continental GT3: Nico Verdonck, Christer Jöns, Jordan Pepper
#26 Sainteloc Racing Racing Audi R8 LMS: Christian Kelders, Marc Rostan, Fred Bouvy, Grégory Guilver
#76 Audi Sport Team ISR Audi R8 LMS: Pierre Kaffer, Kelvin van der Linde, Frank Stippler
#8 Bentley Team M-Sport Bentley Continental GT3: Andy Soucek, Maxime Soulet, Vincent Abril
Pirelli signage along the pit straight
#55 Kaspersky Motorsport Spirit Of Race Ferrari 488 GT3: Giancarlo Fisichella, Marco Cioci, James Ca
#98 Rowe Racing BMW M6 GT3: Bruno Spengler, Nicky Catsburg, Tom Blomqvist

Nella Blancpain GT Series la 24 Ore di Spa rappresenta l’evento clou della stagione riservata alle vetture Gran Turismo. La Pirelli è partner della serie di Ratel e i P Zero sono gli pneumatici che saranno montati su tutte le 60 vetture che animeranno la maratona belga…

“La 24 Ore di Spa – spiega Mario Isola, responsabile auto di Pirelli Motorsport - è una corsa che al di là della durata e della difficoltà della pista è diventata molto tirata: anche se la durata è quella di un giorno le prestazioni sono tirate come nelle gare sprint. Pur avendo vetture di dodici marchi diversi, con il balance of performarce che va a equiparare le prestazioni di queste macchine, la gomme deve essere uguali per tutti”.

Quanti tipi di gomme mettete a disposizione delle squadre?
“Noi forniamo un posteriore che è della stessa misura per tutte e dodici le vetture, mentre mettiamo a disposizione tre tipi di anteriore, se consideriamo il fatto che qualcuno ha deciso di correre in quadro, vale a dire con le stesse misure davanti e dietro. Rispetto a qualche anno fa abbiamo ridotto di parecchio la gamma”.

Quali sono le difficoltà nel soddisfare dalle caratteristiche tecniche molto diverse?
“Il fatto è che dobbiamo fornire degli pneumatici che funzionano con il caldo e con il freddo, con l’asfalto liscio e quello abrasivo. E a Spa si possono avere delle condizioni meteo molto mutevoli con temperature di 25 gradi di giorno e solo 4 gradi di notte. Può capitare che mezza pista sia bagnata e mezza sia asciutta. È necessario, quindi, avere un buon prodotto da bagnato, perché non esiste l’intermedio: si va in slick o in rain, per cui la gomma wet deve assicurare una buona tenuta anche quando l’asfalto va asciugandosi”.

Fate una preparazione specifica in vsta della 24 Ore di Spa per sentirvi garantiti durante la maratona belga?
“Non ci sentiamo mai garantiti, perché la gestione della 24 Ore di Spa è di gran lunga la più difficile di qualsiasi altro appuntamento. Basti pensare che mettiamo a disposizione un team di 112 uomini e 13 mila gomme per una gara!”.

Perché è così complicata la gestione della gara di Spa?
“La risposta è semplice: perché non si montano all’inizio tutte le gomme a disposizione di un team per tutta la corsa, dal momento che le squadre hanno un numero di cerchi limitato, per cui bisogna organizzare una fitting area che deve funzionare dal momento in cui la corsa parte fino alla bandiera a scacchi”.

“I team ci portano i cerchi con le gomme usate per essere sostituite in tempi brevi con quelle nuove. Nella Blancpain Series è possibile scaldare le gomme negli “hot box” e, quindi, se devono stare un’oretta in quelli che noi chiamiamo gli “scaldoni” è evidente che il lavoro deve essere ben programmato. Tutto questo dà la dimensione di quanto sia complicato gestire una 24 Ore di Spa da mono fornitori”.

Quindi, l’espetto tecnico è importante quanto quello gestionale delle gomme?
“La durata della gomma è stata valutata nelle gare precedenti, ma a Spa quello che diventa importante è l’economia di una gara di 24 Ore, che vuole dire la gestione degli uomini e delle due linee di lavoro. Ricordo che un anno abbiamo patito un black out elettrico che non dipendeva da noi ed è stato un disastro, perché abbiamo dovuto garantire lo stesso il servizio. E’ anche per questo che abbiamo due linee di montaggio delle gomme”.

Non deve essere facile gestire in contemporanea 60 vetture…
“In questi anni abbiamo implementato un sistema automatico di lettura dei bar code delle gomme per cui ogni team può sapere in qualsiasi istante qual è l’avanzamento dei lavori del loro treno sulla catena guardando i maxi schermi che montiamo all’ingresso della fitting area. In questo modo è possibile minimizzare i tempi morti, garantendo un’assistenza la più rapida possibile tenuto conto che i 60 equipaggi fanno una sosta ai box circa ogni ora”.

Questo flusso di lavoro può essere rivoluzionato dall’improvvisa pioggia?
“Non c’è dubbio, ma grazie all’esperienza di anni sappiamo gestire anche i picchi di lavoro. Il team è formato da squadre che si alternano in turni. Ma se fai una sosta di un paio di ore non è che vai a dormire in hotel, ma stai sempre nel paddock: provi a rompere i ritmi e magari ti bevi qualche caffè, ma il lavoro è particolarmente impegnativo. E poi c’è il personale in pit lane che segue i team, curando il consumo e l’usura delle gomme, affinché nessuno debba avere dei problemi”.

Come in Formula 1, i team ricevono dalla Pirelli delle prescrizioni di sicurezza?
“Diamo delle indicazioni per l’uso di qualsiasi gomma: a Spa diamo un valore di camber statico di 3 gradi e di 2 bar di pressione. Le linee guida le diamo in tutti i campionati dove corrono i nostri pneumatici: esiste una scheda tecnica che spiega al concorrente come devono essere usati”.

“In una 24 Ore nella quale corrono 60 macchine è piuttosto difficile controllare se su tutte le vetture si rispettino i valori di camber e di pressione. È per questo che facciamo dei controlli a campione per assicurare la sicurezza”.

La 24 Ore di Spa si inserisce in un calendario molto affollato di gare?
“Per la Pirelli questo è il week end dell’anno. Perché oltre alla 24 Ore si disputano anche altre gare: a Spa, per esempio, c’è il Lamborghini SuperTrofeo, dove si portano altre 1.500 gomme che si sommano alle 13 mila della 24 Ore, poi siamo a Budapest per Formula 1, Formula 2 e GP3 e per i test che seguiranno il GP d’Ungheria. Parliamo di altre 4 mila gomme e uno staff di altre 70 persone”.

Nel weekend, quindi, si muovono per Pirelli Motorsport circa 200 persone e oltre 20 mila gomme…
“E’ il fine settimana nel quale si registra il nostro picco…”.

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