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GTWC: al Paul Ricard trionfo in extremis per la Porsche-GPX

La 1000km francese va a Campbell/Bamber/Jaminet a 40' dalla fine sfruttando un calo beffardo della Lamborghini #63, che si ritrova terza dopo aver dominato dal via. Piazza d'onore per l'Audi-WRT, Ferrari penalizzate. In Silver Cup vince la Mercedes-AKKA, in Pro-Am la 488 di Sky-Tempesta.

#22 GPX Racing Porsche 911 GT3-R: Matt Campbell, Earl Bamber, Mathieu Jaminet

#22 GPX Racing Porsche 911 GT3-R: Matt Campbell, Earl Bamber, Mathieu Jaminet

SRO

Matt Campbell/Earl Bamber/Mathieu Jaminet hanno regalato alla Porsche un successo incredibile alla 1000km del Paul Ricard, secondo round del GT World Challenge Europe - Endurance Cup andato in scena nella serata di sabato.

Il terzetto della GPX Racing ha beffato clamorosamente la Lamborghini, che ancora una volta è costretta a masticare amarissimo dopo aver già subìto l'onta di problemi tecnici nella prima gara di Monza di metà aprile.

Per quasi tutte le 6h in programma, la Huracan #63 di Mirko Bortolotti/Marco Mapelli/Andrea Caldarelli è stata ampiamente in testa, sfruttando al meglio la partenza dalla Pole Position e guadagnando anche oltre 12" sui rivali senza mai sbagliare nulla.

Calata la notte, il terzetto della Orange 1-FFF Racing si è ritrovato a gestire la situazione senza grossi patemi, ma un Full Course Yellow e la conseguente Safety Car durante la quinta ora (uscita della Mercedes #2 di GetSpeed) ha rimescolato le carte, dando modo ai rivali di rifarsi sotto.

Nello specifico, Campbell è risalito al secondo posto superando la BMW di Sheldon Van Der Linde, dopo che con ottimi passi e fermate ai box, i suoi colleghi Bamber e Jaminet avevano scalato la classifica dalla settima piazza in cui si erano trovati dopo il via.

L'australiano ha fatto vedere subito che il passo della 911 GT3-R #22 era nettamente superiore rispetto alla Lamborghini, raggiungendola a 40' dal termine. Studiata la situazione, Campbell ha sferrato l'attacco a Mapelli, che però lo ha risuperato sfruttando un 'lungo' alla curva "Beausset" del rivale, con anche ruotata fra le due macchine.

Nessuna sanzione per i due contendenti, che nel giro successivo hanno continuato la bagarre; stavolta Campbell si è sbarazzato definitivamente di Mapelli, che poi ha avuto i suoi grattacapi nel dover tenere a bada anche gli altri, in particolare Antonio Fuoco con la Ferrari #71 condivisa con Callum Ilott e Davide Rigon; il calabrese approfittato della situazione per salire secondo ad una ventina di minuti dalla bandiera a scacchi.

Per la 488 giallonera non sono giunte grandi gioie, però, dato che in Iron Lynx l'ultimo pit-stop è stato teatro di una operazione di sistemazione della parte posteriore sinistra di diffusore/paraurti, con due meccanici intenti a fissare tramite nastro adesivo pezzi parzialmente staccati. Ciò avvenuto mentre si riforniva la vettura del Cavallino Rampante, dunque con troppi uomini in quel momento a lavorare rispetto a quanto consente il regolamento.

I giudici hanno quindi penalizzato di 10" la Ferrari, che scivola ai piedi del podio, proprio dietro la Lamborghini #63 e davanti ai compagni di squadra Alessandro Pier Guidi/Nicklas Nielsen/Come Ledogar (#51), anch'essi retrocessi di 10" e rimasti senza podio.

Il secondo posto lo festeggia così il Team WRT con l'Audi R8 LMS #32 di Dries Vanthoor/Kelvin Van Der Linde/Charles Weerts grazie al sorpassone proprio all'ultimo giro di Vanthoor sul povero Mapelli in crisi nerissima.

Non è stata una gran serata per le Mercedes: la migliore AMG GT3 è la #88 di AKKA ASP affidata a Raffaele Marciello/Daniel Juncadella/Jules Gounon, che termina sesta dopo che le altre 'sorelline' della stella hanno accusato problemi di vario genere.

In particolare va segnalato il cedimento della gomma anteriore sinistra alla #4 di Maro Engel/Luca Stolz/Vincent Abril (HRT), con quest'ultimo che era terzo e già alla prima ora ha dovuto vedere sfumare ogni possibilità di successo.

Come a Monza, sono state parecchie le Pirelli saltate (se ne possono contare almeno una decina) e a questo punto bisognerà indagare a fondo sulle possibili cause, che parrebbe molto strano ricondurle tutte a forature per detriti.

Tornando alla classifica, il settimo posto è della Porsche #54 della Dinamic Motorsport: a differenza di Monza - dove era arrivato al successo - il trio Matteo Cairoli/Klaus Bachler/Christian Engelhart stavolta ha sofferto parecchio nel tenere il passo dei rivali di categoria Pro a causa di un danno al diffusore patito in un contatto ad inizio corsa, seppur riuscendo a precedere le BMW M6 della Walkenhorst Motorsport di Sheldon Van Der Linde/Marco Wittmann/David Pittard (#34) e Timo Glock/Martin Tomczyk/Thomas Neubauer (#35) che pure erano state in lizza per il primato a metà gara, per poi perdere terreno nel finale dopo la Safety Car.

In Top10 troviamo anche l'Audi #26 della Saintéloc Racing condotta da Markus Winkelhock/Finlay Hutchison/Frédéric Vervisch, mentre masticano amaro i ragazzi della Emil Frey Racing per via dei problemi accusati dalla Lamborghini #163 di Giacomo Altoé/Norbert Siedler/Albert Costa all'ultima ora, proprio quando lo spagnolo sembrava in grado di riagguantare la sesto posto, e dalla #114 di Konsta Lappalainen/Jack Aitken/Arthur Rougier.

In Silver Cup c'è gioia per la AKKA ASP grazie al successo conseguito da Simon Gachet/Thomas Drouet/Konstantin Tereschenko con la Mercedes #87, saliti al comando alla terza ora ai danni della Aston Martin #159 del team Garage59 (Valentin Hasse Clot/Nicolai Kjaergaard/Alex MacDowall).

In questa categoria può almeno sorridere la Lamborghini con il podio che annovera le Huracan di Emil Frey Racing (#14 Alex Fontana/Rolf Ineichen/Ricardo Feller) e GRT Grasser Racing (#16 Tim Zimmermann/Kikko Galbiati/Clemens Schmid).

A Sant'Agata Bolognese c'è poi la seconda beffa della serata in Classe Pro-Am, dove Phil Keen/Hiroshi Hamaguchi si beccano 5" di penalità che sono decisivi per la bruciante sconfitta. Questo perché la Lambo #19 ha colpito l'Audi di Car Collection mandandola in testacoda, il che ha visto la coppia della Orange 1-FFF finire automaticamente alle spalle della Ferrari #93 di Sky-Tempesta Racing.

Chris Froggatt/Jonathan Hui/Eddy Cheever vincono anche meritatamente con una rimontissima, dato che alla seconda ora avevano dovuto osservare un Drive Through per aver guadagnato posizioni andando oltre i track-limits (e da questo punto di vista il Paul Ricard è una delle piste più insulse che esistano oggi).

Il terzo posto è invece per la Aston Martin #188 di Chris Goodwin/Alexander West/Jonny Adam (Garage 59), tenendosi dietro le Mercedes di Ram Racing (#69 Rob Collard/Sam De Haan/Fabian Schiller) e SPS (#20 Martin Konrad/Valentin Pierburg/Dominik Baumann).

Infine va segnalata la sesta posizione ottenuta in quest'ultima categoria al trio tutto 'rosa' delle Iron Dames: Sarah Bovy/Doriane Pin/Katherine Legge chiudono così positivamente il loro esordio assieme nella serie con la Ferrari #83 di Iron Lynx, precedendo la BMW #10 della Boutsen Ginion Racing (Karim Ojjeh/Jens Liebhauser/Jens Klingmann) che più volte è stata coinvolta in contatti e problemi.

GT WORLD CHALLENGE EUROPE/ENDURANCE CUP - 1000km del Paul Ricard: Gara

 

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