Kessel Racing: “Rimonta strepitosa nonostante la sfortuna”
La scuderia di Grancia contenta a metà del risultato nella prima tappa di durata della serie Blancpain GT sul circuito di Monza, con Broniszewski, Cressoni e Rizzoli “soltanto” secondi in PRO-AM.
#11 Kessel Racing, Ferrari 488 GT3: Michael Broniszewski, Andrea Rizzoli, Matteo Cressoni
Vision Sport Agency
Non si può certo dire che la prima tappa della Blancpain GT Series Endurance a Monza abbia strizzato l’occhio ai rappresentati della Svizzera. Anche la scuderia ticinese Kessel Racing ha dovuto fare i conti con la malasorte. E, in particolare, con la maxi colluttazione avvenuta soltanto dopo pochi metri dallo start.
L’ingorgo scaturito dalla Bentley condotta da Guy Smith non ha risparmiato le due Ferrari 488 GT dell’équipe di Grancia. Se la numero 888 del trio Duyvier, Perel e Zanuttini ha riportato danni ingenti tali da mettere fuori causa la vettura, la Ferrari numero 11 pilotata da Michael Broniszewski, Matteo Cressoni e Andrea Rizzoli è riuscita a ripartire dall’ultima posizione sfruttando il regime di bandiera rossa.
È proprio lo straordinario lavoro svolto dal team luganese che rende fiero il direttore sportivo Tiziana Borghi. “Chiaramente siamo dispiaciuti e rammaricati per quanto capitato in partenza. Una delle nostre macchine ce l’ha fatta a ripartire, mentre l’altra ha dovuto issare bandiera bianca.
I nostri uomini hanno compiuto un lavoro impressionante per permettere alla numero 11 di ripresentarsi, seppure in ultima posizione, in griglia di partenza”.
Risultato in linea con le aspettative? “No, è chiaro che partiamo con l’intenzione di vincere ogni gara per difendere il titolo nelle due categorie cui partecipiamo. In ogni caso, siamo assolutamente contenti della strepitosa rimonta dei piloti che hanno centrato il secondo posto in PRO-AM e il nono in assoluto. Ci va bene così, anche se avremmo preferito vincere”.
Tiziana Borghi esprime infine anche il suo pensiero sul campionato Blancpain GT Series. “Ogni anno il livello si alza sempre di più. Sia per quanto riguarda la qualità del parco piloti, sia per l’elevata qualità delle principali casa automobilistiche".
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