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24 Ore di Spa, 6° Ora: l'Audi R8 di Kevin e Shaun van der Linde e di Schmidt passa al comando

Numerosi regimi di full course yellow hanno cambiato radicalmente la classifica della corsa. Ora dietro la vettura tedesca ci sono BMW e la Bentley che ha comandato per oltre due ore e mezza

#29 Montaplast by Land-Motorsport Audi R8 LMS: Kelvin van der Linde, Sheldon van der Linde, Jeffrey Schmidt

#29 Montaplast by Land-Motorsport Audi R8 LMS: Kelvin van der Linde, Sheldon van der Linde, Jeffrey Schmidt

Erik Junius

Su Spa è scesa la notte ma quello che potrebbe essere il risultato della 24 Ore è ancora avvolto dal mistero. Una serie di full course yellow infatti ha provocato numerosi scossoni in classifica. I primi a rimetterci sono stati Martin-Baumann-Kirchöfer che hanno avuto la sfortuna di fermarsi un attimo prima dell’esposizione delle bandiere gialle perdendo non solo la leadership della gara ma anche la possibilità di restare attaccato ai primi posti. In testa, dopo due ore e mezza di predominio della Bentley Continental di Soucek-Saulet-Abril, è passata l’Audi dei due van der Linde e di Jeffrey Schmidt davanti alla BMW M6 di Collard-Wittman-Krohn con al terzo posto la Bentley Continental degli ex capoclassifica. Ma attenzione: si tratta di una situazione tutta in divenire che in parte dipende dai full course yellow e dall’ingresso della safety car perché quando mancavano circa trenta minuti allo scoccare della sesta ora una vettura ha dechappato all’uscita di Les Combes, spargendo pezzi di pneumatico ovunque. Sfortunata anche la prestazione della Lamborghini di Bortolotti-Caldarelli-Engelhart e della Ferrari di Molina-Rigon-Aleshin. Interessanti in prospettiva sono le prestazioni  delle Porsche R : Bernhard-Bamber-Vanthoor sono in decima posizione nello stesso giro dei capoclassifica.

In Pro Am la Mercedes di Fumanelli-Buncombe-Leventis-Williamson è al comando davanti alla Ferrari del team Rinaldi mentre ottima è la prestazione della nuova e promettente Honda NSX che Bertrand Baguette, Esteban Guerrieri, Riccardo Patrese e Loic Depailler stanno portando più avanti in classifica. Rispetto al via hanno guadagnato tre posizioni e si trovano al sesto posto di classe.

Per Caldarelli e Ledogar gara virtualmente finita

La rivoluzione della corsa avviene proprio allo scoccare della 3.Ora quando l’Aston Martin di MacKay va a sbattere a Fagne. La direzione corsa espone il regime di full course yellow e a trarne vantaggio tra i primi è la Bentley di Soucek-Saulet-Abril che si ritrova al comando addirittura davanti alla Lexus. Sono i momento in cui dalle posizioni nobili sparisce la Aston Martin di comando che si ritrova in regime di neutralizzazione nel momento in cui è appena entrata ai box per rifornire ed effettuare il cambio gomme. Quando si riparte la vettura britannica riesce ad allungare sui rivali mentre dalle retrovie cerca di risalire la Lamborghini di Caldarelli-Bortolotti-Engelhart, con il primo alla guida, si tocca con la McLaren di Ledogard-Pla-Barnicoat. Accade che la Mercedes di Raffaele Marciello che si trovava davanti a Ledogard per un problema al cambio sia costretta a rallentare all’improvviso. Il francese della Mercedes non può far altro che frenare mentre è in piena lotta per il podio con il pilota abruzzese che forse distratto a sua volta va a urtare la vettura del rivale.

Per entrambi si tratta dell’addio ai sogni di gloria, perché i rispettivi box perdono parecchio per sistemare i danni-notevoli- che Lamborghini e McLaren subiscono. Del contatto viene incolpato Caldarelli il che obbliga il team Grasser a scontare anche 30”di penalizzazione. Questo non fa altro che consentire alla Bentley di guadagnare ancora su tutti quanti. Un’altra full course yellow esce tra quarta e quinta ora perché l’Audi R8 di Fässler-Serra-Leonard perde la ruota posteriore sinistra, probabilmente serrata male ai box. Così la classifica ricambia ancora una volta, riportanto margine l’Audi dei due van der Linde e Schmidt dietro alla Bentley di testa e davanti alla BMW di Blomquist-Eng-Krognes.

In mezzo al gruppo centrale sta intanto risalendo la seconda Aston Martin ufficiale che era partita dalla penultima fila per non avere girato in qualifica. Thiim-Vaxiviere-Dennis sono bravissimi e si trovano al quindicesimo posto.

 

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